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Giuseppe Conte furioso per il voto sul decreto Ucraina: “Chi ha votato contro è fuori”. Terremoto nel M5S

Pubblicato: 31/03/2022 20:54

Il voto di fiducia del Senato al Decreto Ucraina ha dato il via libera al piano del governo su spese militari e accoglienza dei profughi, ma anche spaccato ulteriormente il Movimento 5 Stelle. Il gruppo politico non trova pace e dopo la necessaria rielezione di Giuseppe Conte, ora è proprio il neo confermato capo politico a puntare il dito contro chi ha votato contro il DL.

Conte annuncia che chi ha votato contro il DL Ucraina è fuori dal M5S

È un Conte deciso quello di questi giorni: prima gli scontri sulla presunta crisi nel Governo per il no all’aumento della spesa militare, quindi quelli con il PD e ora di nuovo una dura presa di posizione interna. Da quando è stato eletto a presidente del M5S, Conte ha già dovuto affrontare varie crisi interne, tra cui quella post-elezione di Mattarella che sembrava aver spaccato completamente il Movimento. Pochi giorni fa, la riconferma a capo politico, ma a quanto pare la legittimazione ottenuta dagli iscritti non trova ancora pieno riscontro nella presa di Conte sui suoi parlamentari.

Nonostante il Decreto Ucraina sia stato approvato a larga maggioranza, parlando alla trasmissione Iceberg Lombardia (via Adnkronos) Conte ha annunciato: “Su questo decreto la linea è stata subito chiara. Siamo stati favorevoli alle sanzioni e con maggior sofferenza agli aiuti militari. Chi ha votato contro la fiducia a questo decreto è fuori dal Movimento 5 Stelle“.

Conte e il M5S lottano per un posto al sole: duro scontro con l’alleato PD

Il periodo è buio e il M5S sta lottando per imporre il proprio peso, quello di primo partito politico nella legislazione. Dopo l’incontro con il presidente Mattarella, Conte ha ribadito che “Il M5S è il partito di maggioranza relativo e pone questioni politiche. Abbiamo dimostrato responsabilità nel periodo più duro della pandemia, lo abbiamo dimostrato dando sostegno a questo governo” E ancora: “Continueremo a dimostrare grande disponibilità e responsabilità, ma non verso il governo verso il paese, continuando a sostenerlo. Non rinunciamo ad affermare le nostre posizioni, le nostre preoccupazioni“.

Parole che spostano l’attenzione dallo scontro con il PD: “Pretendo rispetto e dignità. Non posso accettare accuse di irresponsabilità. Non funziona così: non siamo la succursale di un’altra forza politica, non siamo succedanei di qualcuno – aveva detto in una diretta, proseguendo – Non accetto che ogni volta che poniamo una questione politica ci si accusa di volere una crisi governo. Vogliamo il rispetto da tutte le forze politiche“. Ora, durante un punto stampa ripreso da Adnkronos, ha rivelato di aver sentito Enrico Letta: “Dobbiamo rispettarci a vicenda. Noi rispettiamo gli altri e pretendiamo di essere rispettati. Si parte dal principio della pari dignità“.