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Il padre di Carol Maltesi per mesi ha parlato con l’assassino senza saperlo: da Fontana anche gli auguri di compleanno, il racconto

Pubblicato: 31/03/2022 10:31

Nei 70 giorni in cui Davide Fontana ha finto di essere Carol Maltesi per nascondere la sua morte, l’assassino ha messo in piedi una recita tanto credibile da aver ingannato tutte le persone più vicine alla ragazza: la madre, il padre e l’ex compagno. Oggi il padre di Carol Maltesi, che ha appena scoperto che per mesi ha comunicato via messaggi non con lei ma con il suo assassino, è profondamente sconvolto.

Entrambi i genitori della ragazza, per settimane, hanno portato avanti conversazioni, ricevuto auguri di compleanno, letto messaggi di giustificazioni totalmente inventate ed hanno risposto con parole e affetto destinati a una figlia, e invece letti e ricevuti dal suo assassino.

Carol Maltesi, i messaggi e le telefonate mancate: “Credevo di sentirla sempre”

Fabio maltesi, il padre di Carol Maltesi, non si dà pace per quello che è successo. Non solo è profondamente sconvolto per la morte della figlia ma lo è anche al pensiero di essere stato ingannato in modo così subdolo da suo assassino, Davide Fontana: “Io in verità credevo di sentirla sempre, perché in tutto questo tempo le ho scritto su Whatsapp” spiega l’uomo a Il Corriere della Sera. Maltesi poi precisa che, con bugie e giustificazioni, Fontana aveva trovato il modo di spiegare l’assenza di telefonate e messaggi vocali: “Anzi, in realtà io la chiamavo, ma trovavo spento, allora le scrivevo e lei mi rispondeva. Almeno, credevo fosse lei ma ora ho scoperto che era il suo assassino… pazzesco, è una cosa incredibile ciò che ha fatto quell’uomo”.

Auguri di compleanno dalla figlia, le bugie di Davide Fontana

Per motivare l’assenza di telefonate Fontana avrebbe scritto a entrambi i genitori, fingendosi Carol Maltesi, di essere a Dubai, e che lì la legge avrebbe impedito telefonate. Alcuni dettagli avevano comunque insospettito il padre: “Nelle ultime settimane lei non mi rispondeva mai subito, ma mi scriveva solo dopo uno-due giorni. E poi, mi ero accorto che spesso mi mandava dei messaggi copia-incolla con i precedenti e questo non era da lei. Allora le ho chiesto il perché e lei, anzi il suo assassino, mi ha risposto di essere a Dubai. Invece era già in cielo”. È ancora più atroce il fatto che l’uomo abbia ricevuto degli auguri di compleanno dalla figlia, senza sapere che a farglieli, gli auguri, era il suo assassino: “Ci siamo sentiti per il compleanno, o meglio io avrei voluto sentirla perché gli auguri ce li facevamo sempre a voce, ma ho trovato spento così ci siamo scritti, o meglio mi sono scritto con il suo assassino”.

Ora Fabio Maltesi sta tornando in Italia: vuole stare accanto all’ex moglie, al nipotino di 6 anni figlio di Carol, e vuole sapere tutto il possibile su cosa sia accaduto alla ragazza: “L’ha uccisa come una bestia, nessuno merita di soffrire così, mia figlia ha fatto una fine terribile, ho sentito delle cose tremende su come l’ha ammazzata, è stato diabolico”. Ora, Maltesi vuole solo che tutti sappiano chi era la sua bambina: “Voglio solo che tutti sappiano che Carol era una creatura splendida, una figlia affettuosa, una mamma che adorava suo figlio, era piena di voglia di vivere. Non era una pornostar come sto leggendo, lei era un angelo”.

La madre di Carol Maltesi contattata da Fontana, poi lo shock

La madre di Carol Maltesi è completamente sconvolta dall’accaduto: in sua vece, a La Repubblica, ha parlato il suo legale, l’avvocato Manuela Scalia. “È una donna distrutta” ha spiegato il legale, “perché non sapeva dell’attività di lei, ed è molto cattolica. Carol con la mamma era meravigliosa, l’assisteva, la portava a prendere il gelato, non si è mai vergognata della sua malattia”. Anche lei, per settimane, ha parlato via messaggi con quella che credeva essere sua figlia: invece Davide Fontana aveva ucciso Carol da settimane.