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Tommaso Petroni chi è: carriera, esperienze militari e vita privata del successore del generale Figliuolo

Pubblicato: 31/03/2022 13:24

Oggi, giorno che segna la fine dello stato d’emergenza in Italia, cambiano anche i nomi ai vertici di alcune importanti istituzioni createsi in questi anni di pandemia (ed alcune di esse, addirittura, decadono). Il generale Figliuolo passerà a nuove vesti ed il suo posto verrà preso dal brigadiere generale Tommaso Petroni, che diventa così il nuovo direttore dell’unità di completamento della campagna vaccinale.

Fine dello stato di emergenza: cosa cambia dal 1 aprile

È un giorno di cambiamento in Italia: decadono infatti il Comitato Tecnico Scientifico (organo che ha accompagnato il governo nelle decisioni riguardanti l’emergenza pandemica negli ultimi due anni) ed il Commissario Straordinario. Con la fine dello stato di emergenza il generale Figliuolo passerà al comando del COVI, ovvero il Comando Operativo di Vertice interforze, che si occupa di coordinare le operazioni dei militari italiani impegnati in missioni all’estero.

Al momento le funzioni vicarie del Direttore dell’Unità per il completamento della campagna vaccinale sono nelle mani di Giovanni Leonardi, dirigente del Ministero della Salute. Il Comitato Tecnico Scientifico ed il Commissario Straordinario saranno sostituiti da un’unità operativa che, fino al 31 dicembre, seguirà la campagna vaccinale e, si spera, la transizione ad un periodo di normalità. 

Tommaso Petroni, chi è il brigadiere generale che sostituirà il generale Figliuolo

Il brigadiere generale dell’esercito Tommaso Petroni è nato a Canosa di Puglia ed ha 60 anni: è sposato ed ha due figli, Luca ed Elena. Il suo arruolamento nell’esercito è avvenuto l’11 settembre 1981. Nella sua carriera ha ricevuto diverse croci commemorative in missioni nel Kosovo, Somalia e Kurdistan. In passato è stato al comando all’estero nel contesto dell’headquarter NATO RAPID DEPLOYABLE CORPS-SPAIN.

Dal 1 aprile, in Italia, non si avrà più una divisione a colori: un cambiamento in realtà non così radicale visto che non vi era più distinzione di provvedimenti da una zona e l’altra, condizionate invece dalla presenza o meno di Green pass a livello individuale.  Dal 1 aprile il Green pass base non sarà più richiesto per i locali all’aperto.

Come già ribadito scompaiono alcuni istituti che per due anni sono stati un cardine delle decisioni governative, come il Comitato tecnico scientifico ed il Commissario straordinario.