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Berlusconi rompe con Putin e condanna la guerra in Ucraina: “Aggressione militare inaccettabile”

Pubblicato: 02/04/2022 17:58

Silvio Berlusconi rompe il silenzio che ha scandito finora il suo approccio all’invasione dell’Ucraina decisa da Vladimir Putin, con cui l’ex presidente del Consiglio ha avuto rapporti d’amicizia per lunghi anni. Intervenendo al congresso di Verde è Popolare, nuovo partito di Gianfranco Rotondi, Berlusconi dedica una riflessione alla guerra in corso, condannando “l’aggressione militare” del Cremlino.

Berlusconi condanna la guerra in Ucraina voluta da Vladimir Putin

Poche parole ma che segnano una svolta nella strategia di Silvio Berlusconi sull’invasione dell’Ucraina. L’ex premier finora non si era espresso per condannare le azioni del Cremlino, avendo un rapporto di lunga data con Putin, ospitato più volte nelle sue proprietà in Costa Smeralda. Berlusconi è stato tirato varie volte in mezzo in queste settimane, con diverse voci che lo volevano anche interlocutore con Mosca per fermare l’offensiva russa e altre che chiedevano una chiara presa di posizione.

A Otto e Mezzo, Lucio Caracciolo, direttore di Limes, ha dichiarato che ci sarebbero stati tentativi, purtroppo non andati in porto, di contatto tra i due. “Mi risulta che anche Berlusconi abbia provato a chiamato Putin, ma dall’altra parte non si è alzato il telefono“, ha dichiarato il giornalista. Oggi, al congresso di Verde è Popolare, Berlusconi si è infine espresso sulla guerra in Ucraina. L’ex Cavaliere l’ha definita “Una crisi di fronte alla quale abbiamo un duplice dovere: quello di lavorare per la pace e quello di fare la nostra parte con l’Alleanza Atlantica, con l’Occidente, con l’Europa, per porre fine ad un’aggressione militare inaccettabile“.

Tajani: “Berlusconi ha fatto quello che poteva”

A confermare il tentativo di mediazione del fondatore di Forza Italia anche Antonio Tajani, vicepresidente degli azzurri. “Berlusconi è uomo di pace e di diplomazia, ha fatto tutto quello che poteva fare“, ha dichiarato a Rainews24, “Ha lavorato a livello internazionale perché cessasse la guerra e non ci sono tentennamenti sull’Alleanza Atlantica, il rapporto con la Nato e gli Stati Uniti“.

Tajani ha ribadito che Berlusconi ha agito votando “al Parlamento europeo una risoluzione durissima di condanna, è un atto politico. Berlusconi ha votato, per un politico il voto e più importante della tattica“.