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Nuova variante Covid-19 XE, oltre 600 casi riscontrati nel Regno Unito: i primi dati sulla contagiosità

Pubblicato: 03/04/2022 11:54

Una nuova variante del Covid-19 è in corso di studio nel Regno Unito: secondo quanto riporta l’Agenzia della sicurezza sanitaria, la variante XE è stata già identificata in oltre 600 pazienti. È ritenuta un mix tra i ceppi Omicron 1 e 2 e benché siano ancora necessarie ulteriori analisi avrebbe un tasso di crescita leggermente superiore rispetto alla variante che sta dominando anche in Italia.

Variante XE, la mutazione ricombinante di Omicron trovata in Regno Unito

Nonostante in Italia e nel resto d’Europa la pandemia stia lentamente iniziando a sembrare sempre più lontana – complice l’alto tasso di vaccinazioni e la guerra in Ucraina che sta assorbendo l’attenzione mediatica – la sua corsa non è ancora finita: secondo quanto riporta la Uk Health Security Agency (Ukhsca), è in corso di studio una nuova variante del Covid-19 chiamata XE. Si tratta di un mix, una mutazione ricombinante di Omicron BA.1 e BA.2 che si genera quando un individuo viene contagiato da entrambe i ceppi. Fino ad ora è stata riscontrata in 637 persone nel Regno Unito.

I primi casi, si apprende, sono da far risalire allo scorso gennaio 2022 e benché siano necessari ulteriori studi per capirne le caratteristiche, si ipotizza che la nuova variante abbia circa il 10% di tasso di crescita in più rispetto a Omicron BA.2 – il ceppo che da qualche settimana sta prendendo piede in Italia. Non ci sarebbero però al momento significative differenze rispetto a Omicron ed è ancora da terminare l’effettiva contagiosità, gravità e resistenza ai vaccini.

L’OMS monitora la variante XE: non sarebbe più grave di Omicron

Secondo quanto riferiscono le fonti, l’Organizzazione Mondiale della Sanità è decisa a monitorare la variante XE emersa nel Regno Unito, che al momento viene considerata “solo” una mutazione di Omicron. La variante dominante negli ultimi mesi è stata quella che ha fatto crescere in maniera esponenziale i casi in Italia e in Europa ma è indubbio che ha rappresentato anche un momento spartiacque nella pandemia.

Complice anche la campagna di vaccinazione e la percentuale di terze dosi, il Covid-19 sta assumendo sempre più i contorni di una più gestibile epidemia, tanto che anche in Italia sono state rimosse molte restrizioni e altre verranno eliminate nel corso delle prossime settimane (a fine aprile il Governo deciderà per le mascherine al chiuso). Dopo la ben più impattante variante Delta, Omicron è la variante che più si è imposta: altissimo tasso di contagiosità, soprattutto per il ceppo “invisibile” BA.2. L’Ukhsca ha anche reso noto che sono allo studio altre due mutazioni ricombinanti: XD e XF, un mix tra Delta e Omicron.