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Maria Elia morta in ospedale, ispezione del Ministero a Perugia per fare chiarezza sul decesso

Pubblicato: 06/04/2022 18:18

Proseguono gli accertamenti per capire le cause della morte di Maria Elia, la 17enne deceduta in ospedale in seguito a una polmonite bilaterale. Tra le ipotesi c’è l’infezione da influenza suina.

Maria Elia morta in ospedale con la febbre, indagano gli ispettori del Ministero della Salute

Maria Elia è morta il 27 marzo in ospedale a causa di un’influenza, poche ore dopo il ricovero a Perugia. Quando è stata ricoverata aveva febbre, dolori e respirava con estrema fatica, al punto da dover essere sedata e intubata. L’insufficienza respiratoria è sfociata in una polmonite fulminante che ne avrebbe quindi causato la morte. Ora, gli ispettori del Ministero della Salute si sono recati presso l’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia per intervenire nelle indagini e scoprire cosa possa aver portato alla morte della 17enne. Maria non avrebbe avuto alcuna malattia pregressa.

Le ipotesi sui fattori che hanno portato alla morte della 17enne Maria Elia

Gli ispettori ministeriali hanno visionato la cartella clinica della ragazza, posta sotto sequestro dalla Procura, per fare chiarezza su cosa possa aver causato un azzeramento delle difese immunitarie di Maria. I primi accertamenti hanno escluso l’eventualità che la giovane potesse essere affetta da leucemia e HIV. In particolare, si intende fare luce su cosa sia accaduto nelle 36 ore che sono trascorse tra l’arrivo della 17enne al pronto soccorso e il suo ingresso nel reparto di rianimazione. 

Le prime ipotesi si concentrano sulla possibilità che Maria sia morta per sepsi, un’infezione molto grave provocata dalla rara combinazione tra influenza suina e un batterio farmacoresistente, probabilmente lo stafilococco aureo. Oltre all’influenza suina H1N1 si sta valutando anche la presenza della H3N2, cioè di una sottovariante dell’influenza A. Su questa vicenda è stato aperto un fascicolo a carico di ignoti con l’ipotesi di omicidio colposo. Al momento non ci sono quindi indagati, perché secondo la Procura i medici hanno fatto tutto il possibile per salvare la vita della 17enne, tra somministrazione di antivirali, antibiotici ad ampio spettro e il ricorso alla ventilazione meccanica.

Ultimo Aggiornamento: 06/04/2022 18:21