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Sanzioni contro la Russia, il Parlamento Europeo approva il quinto pacchetto: embargo su gas e petrolio

Pubblicato: 07/04/2022 17:29

Poche ore fa il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione che inasprirà le sanzioni contro la Russia e introdurrà ulteriori misure restrittive contro Mosca. Ecco quali sono le richieste presentate per intervenire contro i crimini commessi in Ucraina.

Quinto pacchetto di sanzioni contro la Russia: embargo di gas e petrolio

La risoluzione del Parlamento Europeo è stata approvata con 513 voti favorevoli, 22 pareri contrari e 19 astensioni. La richiesta presentata riguarda un embargo totale e immediato” sulle importazioni di petrolio, carbone, combustibile nucleare e gas naturale dalla Russia. Allo stesso tempo, il Parlamento Europeo ha dato indicazioni per un programma capace di assicurare l’approvvigionamento energetico in una prospettiva a breve termine. Tutti gli eurodeputati italiani hanno sostenuto questa risoluzione, con l’eccezione di un’eurodeputata eletta nella Lega e ora figurante tra i Non Iscritti. Per la Presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola,  “Questo è un momento significativo, la nostra posizione è chiara”.

La richiesta del Parlamento Europeo di escludere la Russia dal G20

Il Parlamento UE ha anche previsto la definizione di alcune tappe da seguire per revocare le sanzioni contro la Russia, solo nel caso in cui Mosca si impegni a “ripristinare l’indipendenza, la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale e ritiri completamente le proprie truppe dal territorio ucraino”. Inoltre, gli eurodeputati hanno avanzato la richiesta di escludere la Russia dal G20, dall’Unesco, dall’Organizzazione Mondiale del Commercio, Interpol, Unchr e altre organizzazioni. Queste esclusioni dovrebbero rendere palese a Mosca l’intenzione dell’Unione Europea di non tornare “a lavorare come di consueto con lo Stato aggressore”.

La richiesta di sanzioni contro la Bielorussia

Nella serata di oggi 7 aprile sarà disposto anche lo stop alle importazioni di carbone dalla Russia, mentre nel corso della prossima settimana dovrebbe essere discussa la questione del petrolio russo. A livello economico, l’Europarlamento ribadisce la richiesta di escludere le banche russe dal sistema SWIFT, di bandire dalle acque e dai porti europei le navi russe e vietare il trasporto di merci su strada che possano coinvolgere i territori di Russia e Bielorussia. Proprio la Bielorussia potrebbe essere colpita da sanzioni analoghe a quelle rivolte all’alleato, secondo il parere del Parlamento Europeo, compreso il sequestro dei beni da disporre nei confronti di oligarchi, funzionari e i loro rappresentanti e prestanome.

Le richieste del Parlamento Europeo per i colpevoli dei crimini di guerra

Il Parlamento Europeo ha anche ribadito la necessità di punire i responsabili di quelli che  “innegabilmente si configurano come crimini di guerra” commessi in numerose città tra cui Bucha, Mariupol, Volnovakha e altre dell’Ucraina. Orrori che stanno emergendo solo negli ultimi giorni con l’allontanamento delle truppe russe. In particolare, si chiede l’istituzione di un tribunale speciale delle Nazioni Unite. L’Europarlamento ha inoltre domandato di inviare ulteriori armi e aiuti di tipo difensivo all’Ucraina.