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Emmanuel Macron: i suoi 5 anni di presidenza all’Eliseo. Tra proteste dei gilet gialli, pandemia e guerra

Pubblicato: 08/04/2022 20:06

Le elezioni presidenziali in Francia sono sempre più vicine, le urne apriranno domenica 10 aprile e Emmanuel Macron, Presidente della Repubblica dal 2017, si ricandida per un secondo mandato. Ripercorriamo questi suoi 5 anni, per niente facili, a capo del governo francese.

Emmanuel Macron: quando è stato eletto Presidente della Repubblica francese

È il 2017 ed Emmanuel Macron inizia il suo mandato come Presidente della Repubblica francese. Senza saperlo, nel suo discorso di insediamento, sembra esserci la previsione di quello che sarebbe stato il suo mandato: “Non tutti i giorni saranno facili”. Dalle proteste dei cittadini “Gilet gialli”, passando per la pandemia e infine la recente guerra in Ucraina, Macron, forse non avrebbe mai immaginato che i suoi 5 anni di primo mandato sarebbero stati così complicati.

La tassa sul carburante di Emmanuel Macron e le proteste dei gilet gialli

A partire dall’autunno del 2018, la Francia è stata sconvolta dalle proteste dei gilet gialli- gilet jaunes. Tutto è nato dalla volontà di Emmanuel Macron di attuare un cambiamento radicale in Francia tramite la riforma delle pensioni, la riforma del diritto al lavoro e quella dei trasporti.

Macron ha voluto porre una tassa sul carburante per incentivare la transizione ecologica, ma questo, già a partire dall’autunno del 2018, ha scatenato diverse proteste da parte di chi aveva bisogno dell’auto per spostarsi e lavorare. Ben presto le contestazioni dei gilet gialli si sono trasformate in movimento “antisistema” giustificato dal senso di “abbandono” da parte del governo. I gilet gialli infatti si sono fatti sentire ogni sabato e non sono mancati persino gli scontri con la polizia, accusata di violenza ingiustificata.

La riforma delle pensioni: un progetto sospeso

La riforma delle pensioni stato un grande progetto che Emmanuel Macron ha avuto molto a cuore. Già annunciata durante la sua campagna elettorale nel 2017, è stata ulteriore benzina sul fuoco per le proteste del 2018 e del 2019 in tutta la Francia. Il progetto di legge è stato sospeso dallo stesso Presidente Macron a causa della crisi pandemica.

Emmanuel Macron e la gestione della pandemia da Covid-19

La pandemia da Covid-19, insorta in Europa nel 2020, ha provocato a sua volta una nuova crisi di tipo economico. La crisi pandemica è stata giudicata da Emmanuel Macron come una guerra, nel suo primo discorso ai cittadini di quel periodo ha esordito senza usare mezzi termini con le parole: “Siamo in guerra”. Come già accennato la pandemia ha sconvolto la sua agenda e Macron ha cercato in tutti i modi di spingere e convincere i cittadini francesi a vaccinarsi e ottenere il pass sanitario. La gestione della pandemia è stato il tema su cui Emmanuel Macron è stato più criticato, come Presidente troppo distanti dai suoi cittadini.

La guerra tra Russia e Ucraina: il ruolo di Macron

Con l’arrivo della guerra in Ucraina, il Presidente Macrona sta ricoprendo tutt’ora un ruolo centrale come mediatore tra i due Paesi, avendo la presidenza di turno del Consiglio dell’Unione Europeo. L’inquilino dell’Eliseo, però, in questo periodo sta anche pensando come difendere la propria patria, se rieletto punterà a potenziare l’esercito francese fiondando “il patto tra esercito e nazione” per essere pronto nel caso in cui “una guerra ad alta intensità tornasse nel nostro continente”.

Inoltre, Macron ha promesso che la Francia potrebbe liberarsi molto presto dalla dipendenza di gas e petrolio, confermando anche l’impegno di costruire 6 nuovi reattori nucleari entro il 2050.

Ultimo Aggiornamento: 08/04/2022 21:16