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Non è l’Arena, Giuseppe Conte parla della guerra in Ucraina e rivela qual è stato “l’errore più grande di Putin”

Pubblicato: 10/04/2022 22:36

Stasera, negli studi di Non è l’Arena, il Presidente del MoVimento 5 Stelle Giuseppe Conte ha parlato del conflitto in Ucraina. Toccati diversi temi riguardanti la situazione geopolitica attuale in Europa, che secondo l’ex presidente del Consiglio è stata “causata” dall’inarrestabile contagio della democrazia: “Sono convinto che il contagio della democrazia sia stata la ragione scatenante di questa invasione non provocata che contrasta i principi democratici”.

Giuseppe Conte su Vladimir Putin: “Riportato indietro le lancette della storia”

La posizione di Giuseppe Conte nei confronti del conflitto è di assoluta condanna: “La condanna della Russia e l’appoggio totale all’Ucraina non sono negoziabili” sostiene il presidente M5S, che comunque ribadisce la necessità di appianare il conflitto: “Non possiamo pensare di alimentare un conflitto ad oltranza, perché la Russia rimarrà lì e non la sposteremo”. Il Presidente è anche tornato sul tema a lui estremamente caro delle spese militari, ribadendo che occorre evitare di aumentarle: “L’errore più grande di Putin è quello di aver riportato indietro le lancette della storia. Non dobbiamo assecondarlo e fare una ricorsa al riamo, sarebbe seguirlo sul suo stesso terreno e torna ad un clima di deterrenza”.

Molto forti le parole sulle ultime immagini di massacri e torture a Bucha, Kramatorsk e Makariv: “Sono immagini che ci fanno molto male e sicuramente assisteremo a un’escalation continua sul numero delle vittime: temo che anche in questa guerra come in ogni guerra, alla fine, sarà difficile valutare chi ha vinto, chi ha perso, ma sicuramente il numero delle vittime crescerà sempre più e quello sarà invece un dato molto certo, alla fine”.

Ucraina, sulla diffusione delle immagini dei massacri: “Vengono commessi crimini di guerra”

Sul dibattito e le polemiche relative alla verità o meno riguardante le immagini che arrivano dall’Ucraina, Conte chiarisce invece la fiducia nelle immagini che arrivano dalle zone di conflitto: “Il rischio della mistificazione c’è, rientra anche in una logica di una propaganda e di atteggiamenti di diffidenza preconcetta, ma direi che le immagini che ci vengono restituite fanno crescere ogni giorno di più la consapevolezza che vengono commessi crimini di guerra di cui dobbiamo rivendicare l’accertamento della responsabilità”. Inoltre, ribadisce l’ex Presidente del Consiglio, “È chiaro che c’è anche una propaganda che si accompagna alle azioni belliche” ma, ribadisce, “ci sono tante modalità per avere dei riscontri oggettivi: spesso basta qualche video amatoriale, le rilevazioni satellitari e poi c’è sempre il prezioso contributo di voi giornalisti sul campo, che ovviamente date una ricostruzione”.