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Armi biologiche vietate dalle leggi internazionali: quali sono, perché fanno paura e il rischio in Ucraina

Pubblicato: 11/04/2022 11:52

Con l’incalzare della guerra in Ucraina si fa sempre più forte la preoccupazione non solo per il rischio nucleare, viste anche le preoccupanti notizie che arrivano da Chernobyl, ma anche di armi chimiche e biologiche.

Soprattutto queste ultime preoccupano maggiormente l’occidente vista l’estrema pericolosità che le inserisce nella dicitura di armi di distruzione di massa, ovvero armi in grado di uccidere indiscriminatamente una grande quantità di esseri viventi.

Armi biologiche: definizione e tipologie

Con il termine di armi biologiche si identificano agenti microbiologici nocivi o tossine da esse prodotte che, utilizzate come strumento di offesa contro un determinato popolo, diffondendo contagi che possono portare a morte. Le armi biologiche sono composte da micro-organismi già presenti in natura e non sintetizzati in laboratorio; si tratta ad esempio di batteri e virus tra i più letali come ad esempio l’antrace. Oppure microorganismi come quelli del tifo, del colera, della poliomielite e dell’epatite virale diffusi nell’ambiente l’avvelenamento di risorse idriche e/o alimentari.

Le armi biologiche sono divise in tre categorie principali: quelle che si trasmettono da persona a persona (Categoria A), quelle facili da trasmettere e che hanno impatto a media intensità (Categoria B), e infine quelle ancora poco conosciute e studiate (Categoria C).

Armi biologiche: cosa sono le tossine

Altro tipo di armi biologiche sono le tossine, ovvero prodotti del metabolismo batterico, fungino, algale e vegetale. Tra quelle che hanno produzione anche industriale, grazie a tecniche di ingegneria genetica e biologia molecolare, c’è il botulino, o tossina botulinica, che prova una paralisi flaccida nella muscolatura volontaria scheletrica, oppure il bacillo di Nicolaier, o tossina tetanica, che provoca paralisi spastica nella muscolatura. Entrambe le tossine, che possono essere somministrate per via orale la prima e iniettiva la seconda, causano una morte per asfisissia dovuta a parlasi dei muscoli respiratori, il tutto con la vittima cosciente.

Bastano 30 grammi di tossina per uccidere l’intera popolazione umana, ma fortunatamente hanno una bassissima resistenza al calore.

I fughi tossici come armi biologiche

Altra tossina, questa volta a base fungina, è quella legata ai funghi Fusarium protagonisti dell’episodio definito “Pioggia gialla“, ovvero il metodo con la quale la tossina viene rilasciata su un determinato territorio. Questa tossina, una volta inalata, causa una rapida necrosi della cute e delle mucose, emorragie nell’apparato digerente e respiratorio, danni gravi a fegato e reni portandoli al blocco delle funzionalità.

Altro tipo di fungo tossico trasformato in arma biologica è quello appartenente al genere Amanita e Cortinarius, le tossine si chiamano rispettivamente amanitina e falloidina e agiscono direttamente sull’RNA ribosomiale causando sintesi proteica e morte della cellula. L’azione della tossina dell’Amanita causa gravissimi danni a rene, fegato e intestino. Altro agente patogeno letale appartiene al fungo Cortinarius orellanus.

Gli agenti patogeni generati da funghi hanno un’azione tossica sull’uomo a partire dall’ingestione di un milligrammo per ogni chilogrammo di peso corporeo; questi non possono essere espulsi dal corpo con lavanda gastrica in quanto sono indenni alla barriera creata dal succo gastrico, l’unico metodo per purificare il sangue è la plasmaferesi, purché sia attuata tra le 48 e le 72 ore.

La differenza tra armi biologiche e armi chimiche

Nonostante siano spesso confuse, le armi chimiche hanno radice profondamente diversa rispetto a quelle biologiche. Sono create da sostanze chimiche e possono ferire il nemico oppure ucciderlo; tra le più note ci sono quelle basate su agenti come cloro, cloropicrina, fosgene, iprite che hanno dispersione atmosferica; agenti nervini di serie G e V e l’agente nervino Novichok (noto quest’ultimo per il caso di avvelenamento dell’oppositore russo Navalny).

Come si possono diffondere le armi biologiche

Le armi biologiche possono essere diffuse via aerea o via acqua; nel caso di inalazione, le particelle devono essere molto piccole per poter penetrare nell’apparato respiratorio e avviare il contagio. La diffusione può avvenire ad esempio con dispersione aerea, bombe, missili, proiettili d’artiglieria. Oppure con la contaminazione di viveri e acqua, dalla contaminazione delle schegge dovute all’esplosione delle bombe e dei proiettili.

Le armi biologiche sono vietate

Queste armi sono vietata dalla convenzione delle Nazioni Unite sulle armi biologiche, non solo nell’utilizzo ma anche nello sviluppo. Attualmente non è possibile verificare se i Paesi stiano o meno rispettando il divieto, e non è un caso che gli Stati Uniti stiano manifestando preoccupazione sul possibile uso di armi biologiche da parte della Russia sull’Ucraina e sembrerebbe, riferisce The Economist, che la Russia abbia in più occasioni cercando di indebolire l’autorità del Segretario Generale delle Nazioni Unite nel poter chiedere un’indagine, spostandola verso il Consiglio di Sicurezza dove potrebbe porre il diritto di veto sul voto.