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Quanto guadagna Emmanuel Macron: lo stipendio percepito dal presidente della Repubblica francese

Pubblicato: 11/04/2022 18:09

Il 10 aprile si sono tenute le prime votazioni per l’elezione del presidente della Repubblica francese per nominare il successore di Emmanuel Macron – confermarlo, nel caso vinca il ballottaggio previsto per il 24 aprile. Tra le tante cose che destano curiosità, c’è anche l’attuale stipendio percepito dal politico francese, soprattutto dopo il taglio voluto da Francois Hollande nell’ormai lontano 2012.

Quanto guadagna Emmanuel Macron: lo stipendio del Presidente francese

Tra le tante curiosità sul presidente della Repubblica francese che spesso si manifestano sul web c’è anche quella che riguarda il suo stipendio, soprattutto dopo il taglio voluto da François Hollande, che nel 2012 ha ridotto del 30% circa la retribuzione percepita da tutti gli esponenti del governo.

Il Capo di Stato francese Emmanuel Macron riceverebbe un compenso lordo di 182.400 euro – netti sarebbero 162mila, ovvero 15’200 al mese. Una cifra quasi doppia a quella del Presidente del Consiglio, che arriverebbe a circa 80.000 euro,

Una cifra che, come anticipato, è stata ridotta negli anni. Fino al 2012 infatti, si stima che il presidente francese incassava ogni mese circa 21.300 euro.

È noto inoltre che nel 2019 Emmanuel Macron ha annunciato la sua intenzione di rinunciare alla pensione a vita (che gli spetterà alla fine del suo mandato). Secondo il portale su menzionato, l’assegno previsto in tale circostanza sarebbe di circa 5.200 euro netti al mese.

Emmanuel Macron al ballottaggio con Marine Le Pen

Domenica i francesi si sono recati alle urne per il primo turno delle elezioni del presidente francese, dal momento che il loro è un paese è una repubblica semi-presidenziale. Dopo lo scrutinio è stato stabilito che al ballottaggio, previsto per il prossimo 24 aprile, saranno l’attuale presidente in carica (Emmanuel Macron) e Marine Le Pen.

Nelle prossime due settimane, dunque, entrambi i politi porteranno avanti la campagna elettorale. Un momento affatto semplice, soprattutto se si considera che Macron al momento anche impegnato senza sosta anche con la guerra in Ucraina e dovrà destreggiarsi tra gli impegni nel paese e il dialogo con l’estero.