Vai al contenuto

A Mariupol bimbi morti di fame e costretti a bere la neve: il racconto dei rifugiati della guerra in Ucraina

Pubblicato: 14/04/2022 18:29

50° giorno di guerra in Ucraina e non cessano le drammatiche notizie dal fronte: si continua a combattere a Mariupol, città fondamentale per gli obiettivi russi e difesa strada per strada dalle forze ucraina. Brutali le testimonianze dei rifugiati che sono riusciti a fuggire dalla città: tra queste, bambini morti di fame e vittime di atrocità.

Bambini morti di fame a Mariupol: il dramma della guerra in Ucraina secondo i rifugiati

L’umanità si è fermata alle porte dell’Ucraina: ormai da settimane emergono storie, fatti e prove che l’invasione russa venduta come “operazione militare speciale” sia in realtà una terrificante guerra che miete vittime civili ad ogni città invasa. Alcune settimane fa fonti dell’Associated Press sul territorio avevano già riferito di una città martirizzata e da allora poco si è fatto per garantire la sopravvivenza dei civili. Dei cosiddetti corridoi umanitari non s’è vista quasi l’ombra, come raccontato da alcuni rifugiati di Mariupol.

Dopo essere arrivato in un centro d’accoglienza a Dnipro – nell’oblast’ di Dnipropetrovs’k, a circa 300 km da Mariupol – i testimoni hanno riferito all’inviato dell’Ansa che nella città “I corridoi umanitari sono quasi inesistenti, perché i militari russi non informano le persone chiuse nei rifugi. L’unico modo per uscire è andare in Crimea o Russia, dove alla frontiere alcuni ci dicono di essere stati umiliati e costretti a stare nudi di fronte ai soldati“. Non è l’unico orrore che la città ucraina starebbe vivendo: “Manca cibo e continuano il saccheggio dei negozi mentre molti sono stati costretti a bere acqua di neve. I primi a morire sono i bimbi più piccoli, per la fame“.

Ucraina, battaglia decisiva a Mariupol: i russi hanno preso il porto

Per quanto riguarda la cronaca di guerra, la battaglia di Mariupol prosegue: i russi controllano oltre il 90% della città e nella serata di ieri è stata annunciata la conquista del porto commerciale. A respingere l’avanzata russa nella città al crocevia tra Donbass e Crimea, c’è il reggimento Azov che ha dichiarato di star continuando a difendere Mariupol. Le fonti locali riferiscono di combattimenti strada per strada, corpo a corpo.