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Putin vede il bluff dell’Europa: “Non possono fare a meno del gas russo”. Il leader del Cremlino torna a parlare

Pubblicato: 14/04/2022 17:38

Il presidente russo Vladimir Putin è tornato a parlare. Durante un incontro interno incentrato sulla situazione energetica che coinvolge la Russia e gran parte dell’Europa, il leader del Cremlino ha detto che l’Europa non può veramente fare a meno delle risorse russe, accusando inoltre le banche occidentali per presunti mancati pagamenti.

Vladimir Putin, nuovo scontro con i “Paesi ostili” sul gas e l’energia

Pochi giorni dopo aver definito il massacro di Bucha un falso, Putin torna ora ad attaccare l’Europa e le manovre intraprese per fermare la guerra in Ucraina. Come dimostra l’accordo tra Italia e Algeria annunciato da Mario Draghi a inizio settimana, molti Paesi stanno tentando di staccarsi dal gigante russo per quanto riguarda la fornitura di gas e petrolio, ma per Putin sarebbe un bluff: “Ciò che sorprende è che i ‘paesi ostili’ ammettono di non poter fare a meno delle risorse energetiche russe, incluso il gas naturale – ha dichiarato, secondo quanto riporta la Tass – Per l’Europa il suo sostituto semplicemente non c’è“. Le alternative, dice, “costerebbero ai consumatori molto di più, con effetti sullo standard di vita delle persone e la competitività dell’economia europea“.

Una posizione di forza, quindi, che dà a Mosca la sicurezza di poter proseguire “indisturbata” la sua guerra per la “liberazione” del Donbass e delle repubbliche separatiste dell’est Ucraina. Putin ha commentato anche le possibilità di un embargo verso gas e petrolio russo, misura su cui insiste da settimane Zelensky: “Le conseguenze di un passo simile possono essere molto dolorose, specie per gli iniziatori di una politica del genere” ha detto il leader del Cremlino.

Putin accusa le banche occidentali: “Mancano pagamenti”

Al contempo, riporta Adnkronos, Putin ha anche mosso nuove accuse alle banche occidentali. Queste, non avrebbero pagato alcune forniture: “Ci sono mancati pagamenti sulle consegne di risorse energetiche russe […] Banche di questi Stati molto poco amichevoli stanno impedendo il trasferimento dei pagamenti“. Accusa che segue il decreto di qualche settimana fa con cui ha di fatto obbligato gli acquirenti a pagare gas e petrolio in rubli. Le banche russe hanno permesso una “scappatoia”: la creazione di due conti, uno in euro e uno in rubli, di modo che il pagamento avvenga con la moneta europea e il cambio venga effettuato internamente.