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Morta Sylvia Lancaster, madre di Sophie, la ragazza uccisa perché goth: non ha mai smesso di lottare per la figlia

Pubblicato: 15/04/2022 23:52

Sylvia Lancaster è recentemente deceduta al Blackburn Hospital, in seguito a problemi di salute degenerati in modo improvviso. La donna era diventata tristemente nota 15 anni fa dopo l’assassinio della figlia Sophie, aggredita ad alcuni ragazzini perché goth.

Sylvia Lancaster, scomparsa la mamma di Sophie: l’annuncio sui social

Con un post sui social, la The Sophie Lancaster Foundation ha annunciato la morte di Sylvia Lancaster, la mamma di Sophie uccisa ad appena 20 anni a cusa del suo look alternativo. La donna da tempo combatteva con alcuni problemi di salute, come rivela il comunicato su Facebook, e dopo un ricovero al Blackburn hospital è deceduta all’improvviso.

Dopo l’assassinio della figlia, Sylvia ha fondato un’associazione che porta il nome di Sophie e, per anni, ha combattuto contro i pregiudizi che hanno portato alla morte di sua figlia. La BBC ha raccolto le testimonianze di alcune figure che avevano collaborato a lungo con Sylvia: “Era una pioniera – ha detto il signor Gregory – Ha creato un’eredità che vivrà a lungo e fa un enorme bene per molte persone“.

Mi ha sempre stupito che chiunque possa affrontare una perdita come quella subita da Sylvia… e trasformarla in qualcosa di positivo e per il bene superiore” ha aggiunto l’attrice Julie Hesmondhalgh, che ha interpretato proprio Sylvia in un film sull’omicidio di Sophie. “Ha consigliato i governi [e] le forze di polizia, ha parlato nelle scuole, ha cambiato la legislazione… e soprattutto, ha inviato un messaggio davvero sorprendente, chiaro e amorevole per celebrare la differenza“.

L’omicidio di Sophie Lancaster, la ragazza uccisa perché goth

L’omicidio di Sophie Lancaster risale all’agosto del 2007 e tutt’oggi è tra i fatti di cronaca che ha sconvolto maggiormente l’opinione pubblica. La ventenne inglese, che in quel momento stava passeggiando con il suo fidanzato Robert Maltby in un parco di Bacup, nel Lancashire, è stata aggredita da un gruppo di adolescenti. La coppia ha subìto un pestaggio brutale prolungato, che ha ridotto entrambi in coma. Subito ricoverati in ospedale, Robert ha iniziato lentamente a riprendersi, sebbene non ricordasse cosa fosse successo durante l’aggressione. Sophie, invece, è morta dopo 13 giorni di coma.

Sulle prime, anche in base alle testimonianze raccolte, la polizia aveva spiegato che il pestaggio poteva essere avvenuto perché i due ragazzi erano appassionati di cultura gotica. Dopo attente indagini e in conseguenza alla morte di Sophie, erano stati arrestati cinque ragazzi: Ryan Herbert, Brendan Harris, Daniel Mallett e i due fratelli Joseph e Danny Hulme. Durante il processo sono stati tutti accusati di omicidio e lesioni aggravate. Il 10 marzo del 2008 Harris e Herbert sono stati condannati all’ergastolo, con la raccomandazione del giudice che il primo scontasse almeno almeno diciotto anni e l’altro almeno sedici anni e tre mesi di reclusione. Gli altri tre hanno invece ricevuto pene dai 4 anni ai 5 e 10 mesi. Dopo il ricorso in appello, Ryan Herbert ha avuto una riduzione sulla durata minima della reclusione da 16 anni e 3 mesi a 15 anni e 6 mesi, mentre i ricorsi degli altri quattro imputati sono stati respinti.