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Uccide la nonna chiudendola viva nel congelatore: dopo ha confessato alla polizia perché lo avrebbe fatto

Pubblicato: 20/04/2022 11:27

Venerdì scorso la polizia di Rome, in Georgia, ha arrestato il 29enne Robert Keith Tincher III con l’accusa di omicidio per aver chiuso nel congelatore e lasciato morire sua nonna, l’82enne Doris Cumming. L’uomo ha confessato l’omicidio dopo che le autorità erano state allertate da un parente della donne, preoccupato di non riuscirla a contattare. 

Chiude la nonna viva nel congelatore: le dinamiche

La polizia della contea di Floyd, allertata da un parente di Doris Cumming, ha rinvenuto il corpo della donna all’interno di un congelatore, chiuso in una busta di plastica. Il nipote, Robert Keith Tincher III, riferisce l’emittente locale FOX5, interrogato a riguardo ha confessato subito il crimine commesso, descrivendo anche con dovizia di particolari come sia avvenuto concretamente l’omicidio. 

Secondo quanto appreso dalla polizia, la donna si sarebbe fatta male, probabilmente cadendo, attorno a dicembre 2021. Tincher avrebbe dunque deciso di chiudere la donna dentro ad un sacchetto di plastica, lasciandola morire nel congelatore. Secondo la dichiarazione della polizia, l’uomo avrebbe anche confessato di aver visto e sentito la schiena e numerose ossa della Cumming rompersi mentre la spingeva nel congelatore

Sarebbe rimasto, infine, un paio di mesi con il corpo della donna chiuso nel congelatore della stessa casa in cui viveva anche lui. A marzo 2022, però, aveva deciso di spostare il congelatore e il corpo in un’altra posizione per la paura che venisse scoperto.

Uccide la nonna chiudendola nel congelatore: il movente

Da quello che la polizia è riuscita ad apprendere, non vi sarebbe stata alcuna ragione di attrito tra nonna e nipote che potrebbe aver motivato l’aggressione. Inoltre, Tincher avrebbe espressamente dichiarato, in base alle parole dell’investigatrice Brittany Werner che segue il caso, che la nonna “era l’unico membro della sua famiglia a riservargli la cortesia, l’amore e le attenzioni di cui necessitava”. 

Le ragioni del gesto, però, arrivano ancora una volta dalla bocca dell’accusato, che avrebbe dichiarato di non aver chiamato i soccorsi per la paura che la colpa sarebbe potuta ricadere su di lui a causa di una precedente accusa. Nel 2018, infatti, l’uomo era stato accusato dalla sua ex moglie di aver assunto un assassino per farla uccidere. In quell’occasione, però, non si era presentato in tribunale ed ora dovrà rispondere anche di quanto successo nel 2018.