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Bimbo autistico deriso dalle maestre in chat, la scuola denunciata: inviata ispezione all’istituto scolastico

Pubblicato: 29/04/2022 16:09

Il caso del piccolo Luca, 6 anni, aveva provocato un grandissimo sgomento: la madre del piccolo aveva infatti scoperto che, mentre la loro famiglia era in casa in isolamento per via del Covid, a febbraio, le maestre di scuola si scambiavano nella chat delle insegnanti messaggi derisori sul bambino. I messaggi erano di particolare crudeltà: “Non disperiamo, magari torna miracolato”, o “Speriamo che non stia arrivando l’autistico”, o ancora messaggi dove il bambino veniva soprannominato “ansia”. Parole dure, riferite alla donna dall’ex insegnante di sostegno, che a quanto pare non era mai stata eliminata dalle chat per sbaglio.

Bambino autistico deriso, la denuncia della famiglia

Subito dopo la scoperta del fatto la madre del bambino autistico deriso dalle maestre aveva chiesto spiegazioni a scuola, senza riceverne di minimamente soddisfacenti: a quel punto aveva deciso di ritirare il piccolo dall’istituto e, fino ad ora, il bambino non era più andata a scuola. Alla vicenda si è interessato il sottosegretario di Stato al ministero dell’Istruzione Rossano Sasso, che si è occupato di aiutare la famiglia nel trasferimento ad un nuovo istituto, una scuola statale: il nuovo inizio scolastico per lui è avvenuto il 26 aprile. In questo momento la famiglia del piccolo è aiutata, oltre che dal sottosegretario Sasso, anche dall’associazione La battaglia di Andrea e dal direttore dell’ufficio scolastico regionale Rocco Pinneri.

Ispezione alla scuola denunciata, sarà ascoltata anche la madre

In questi giorni avverrà un’ispezione all’istituto denunciato, per andare in fondo alla questione. Ad essere ascoltata sarà anche la madre del bambino, per un quadro degli eventi il più possibile completo. Resta per lei comunque l’amarezza di non aver avuto un trattamento umano, dopo l’accaduto, come riporta TgCom: “Nessuno è venuto a chiedermi scusa. Neanche la preside, che non ci ha invitato a ritornare a scuola ma ci ha semplicemente inviato una e-mail dopo che è scoppiato lo scandalo. Se avesse voluto aiutare Luca, lo avrebbe potuto fare fin dal primo giorno, quando sono andata a scuola per denunciare tutto”.