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Omicidio di Alice Scagni, parla la madre: “Avevamo messo in conto di fare la fine dei genitori di Benno Neumair”

Pubblicato: 04/05/2022 16:32

L’omicidio di Alice Scagni sarebbe potuto essere evitato: questa é l’opinione della madre della donna di 34 uccisa per strada dal fratello, Alberto. Antonella Zarri ha infatti perso in un solo momento entrambi i suoi figli: lei morta per mano del fratello, lui ora in carcere. A quanto pare i problemi con Alberto Scagni erano cominciati molto tempo fa, così come gli episodi di violenza e minacce: Antonella Zarri, madre dei due ragazzi, oggi dice che la famiglia aveva già allertato le autorità ma che nulla era stato fatto.

Alice Scagni, il fratello l’ha uccisa per strada con 17 coltellate

L’omicidio di Alice Scagni è avvenuto per strada, vicino a casa a Genova, mentre si accingeva a buttare la spazzatura. Il fratello l’ha raggiunta e poi l’ha aggredita, si suppone nel bel mezzo di una lite, con 17 coltellate: per la donna non c’è stato nulla da fare. Alberto Scagni è stato fermato poco dopo, ed ha confessato l’omicidio al termine di un interrogatorio. Oggi, dal carcere, dice, come riporta il Secolo XIX, di aver agito sulla base di una frustrazione personale, per via del fatto di non essere stato aiutato economicamente in maniera -secondo lui- opportuna: “Non ne potevo più. I miei familiari sono pieni di soldi e mi facevano vivere con pochi spiccioli. Mi passavano un buono spesa di cinquanta euro alla settimana per la Coop e nulla di più. Come potevo andare avanti”.

Antonella Zarri: “Alberto ci minacciava da giorni”

Antonella Zarri, dal canto suo, ora è immersa nel dolore e nella rabbia: a suo dire la morte di alice si poteva evitare, in quanto i familiari di Alberto vivevano da tempo nella paura e temevano che si replicasse la violenza già vista in un altro caso di cronaca, quello del delitto Neumair: “Avevamo messo in conto, io e mio marito di fare la fine dei genitori di Benno Neumar ma non pensavamo che a farne le spese sarebbe stata nostra figlia Alice”. A quanto pare, infatti, Alberto aveva più volte assunto comportamenti violenti e minacciosi, ed i suoi genitori lo avevano fatto presente alle autorità, come spiega la donna a La Stampa: “Ho detto ai carabinieri che Alberto ci minacciava da giorni, ma la risposta è stata: ‘Non facciamola tragica’. così sabato notte mio marito ha montato la guardia di fronte a casa di mia madre”.

Telefonate di minacce la mattina dell’omicidio: si poteva evitare?

Era infatti accaduto pochi giorni prima della morte di Alice che la porta di casa della nonna dei due ragazzi fosse stata incendiata e che ci fossero forti sospetti che fosse stato Alberto a compiere il gesto. La mattina dell’omicidio sia Alice Scagni che i genitori avevano ricevuto da Alberto telefonate di minacce, ma anche in quel caso le autorità non si erano mosse, o quantomeno non in tempo: “Abbiamo chiamato i carabinieri ma ci hanno risposto di fare denuncia lunedì, ma ormai era già troppo tardi (…) Alberto doveva essere seguito, doveva essere fermato e invece nessuno ha fatto nulla”.