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Terremoto, forte scossa tra Toscana e Romagna 

Pubblicato: 18/09/2023 09:26

Una forte scossa di terremoto si è verificata tra Toscana ed Emilia-Romagna poco dopo le 5 del mattino di oggi, 18 settembre. Tantissime sono le segnalazioni che arrivano da Firenze e da Rimini. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha stimato una magnitudo tra 4.6 e 5.1 e dice che la scossa si è verificata alle ore 5 e 10 nella zona di Firenze. Subito dopo ne è seguit un’altra di magnitudo 2.8, segnalata nella provincia di Forlì-Cesena. Al momento non si registrano danni a persone o cose. Successivamente l’Ingv ha corretto la magnitudo a 4.8. La scossa ha avuto epicentro a tre chilometri da Marradi e una profondità di 8,4 chilometri. Il paese è collocato sull’appennino tosco-romagnolo. Alcune persone si sono riversate in strada dopo la scossa.

L’epicentro a Marradi

Un’altra scossa di magnitudo 2.5 si è verificata alle 5.23 a Marradi con profondità di 5 chilometri. A seguito dell’evento sismico registrato dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia nella provincia di Firenze alle ore 5.10 con magnitudo 4.8, «sono in corso le verifiche su eventuali danni da parte della Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione civile in contatto con le strutture locali del Servizio nazionale della protezione civile». Un’altra scossa è arrivata alle 5.44 sempre a Marradi riposta Open.

La magnitudo è stata di 2.6 e la profondità di 8,5 chilometri. I vigili del fuoco riferiscono all’agenzia di stampa Agi di «molte richieste da parte di cittadini spaventati». Sono in corso alcune verifiche per delle crepe uscite fuori in abitazioni private. Finora non c’è nessuna segnalazione di danni o persone coinvolte.

Le otto scosse di assestamento

«C’è molta preoccupazione, tanta gente in strada, ma non si segnalano danni particolari», conferma a Rainews24 il sindaco di Marradi, Tommaso Triberti. «I vigili del fuoco stanno uscendo per le verifiche ma al momento non si segnalano criticità», conclude. Il sisma, secondo l’Ingv, è stato seguito da almeno otto scosse di assestamento nei successivi 35 minuti circa. La più forte di queste scosse ha fatto segnare una magnitudo di 2.8, con ipocentro a 7 km di profondità, ed è avvenuta a 4 km a ovest di Tredozio, in provincia di Forlì-Cesena, a circa 10 km in linea d’aria da Marradi.

I treni sospesi

La circolazione ferroviaria è sospesa tra Bologna e Firenze dalle 5:10 per verifiche tecniche dopo il terremoto. La circolazione è invece tornata regolare a Faenza, si legge sul sito di Trenitalia. I treni Alta Velocità possono essere instradati sul percorso alternativo via Prato con un maggior tempo di percorrenza fino a 60 minuti. I treni regionali possono subire cancellazioni e limitazioni di percorso. Attivo il servizio sostitutivo con bus tra Borgo San Lorenzo e Firenze.

L’Ingv e la zona di Marradi

La zona interessata dal terremoto a Marradi «è caratterizzata da alta pericolosità sismica», spiega l’Ingv. L’istituto ricorda che sono due i forti terremoti del passato più vicini all’area della sequenza sismica di queste ore, entrambi con epicentro nella zona del Mugello regione storica nel cuore dell’Appennino tosco-emiliano a circa 25 km a nord di Firenze. Ovvero l’evento del 13 giugno 1542 di magnitudo stimata (Mw) 6.0 e l’evento sismico del 29 giugno 1919 di magnitudo (Mw) 6.4.

In particolare il terremoto del 1919 è uno dei più importanti terremoti italiani del XX secolo, e anche uno dei più forti ad oggi conosciuti con epicentro nell’Appennino settentrionale; la zona colpita fu quella del Mugello, con ingenti danni sia nella provincia di Firenze che nel versante romagnolo dell’Appennino. Dalla mappa della sismicità storica, l’epicentro odierno risulta essere relativamente vicino anche ai terremoti dell’Appennino Tosco-Romagnolo in particolare al terremoto del 22 marzo 1661 Mw 6.05 e del 29 ottobre 1725 Mw 5.67.

Da Perugia a Trento

L’evento sismico con epicentro a Marradi, nel Fiorentino, è stato risentito in tutta l’area dell’Appennino tosco-emiliano, in Romagna, nella provincia di Firenze e in tutta la parte settentrionale della Toscana. Ma risulta essere avvertito anche in un’area compresa tra Perugia e Trento. Nella stessa area, alle 4.38, circa 30 minuti prima dell’evento, la rete sismica ha registrato un terremoto di magnitudo Ml 3.3 mentre succesivamente sono stati localizzati altri 25 eventi (alle ore 6:15) di magnitudo compresa tra 2.8 ed 1.1. Tra le città con più di 50000 abitanti vicine all’epicentro si segnalano Imola (BO) e Faenza (RA) a 35 km.

Le crepe nelle case

I vigili del fuoco di Forlì stanno facendo controlli per crepe in alcune case, al momento non risultano persone coinvolte. Molte le chiamate alla sala operativa di cittadini spaventati. Si stanno facendo verifiche su segnalazioni di danni. «Stiamo verificando eventuali danni causati dalla forte scossa di terremoto avvertita in molte zone della Toscana. Al momento non risultato situazioni di particolare criticità. Continueranno i controlli agli edifici e strutture», fa sapere il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, riporta sempre il giornale di Enrico Mentana.