Lo spread sale vorticosamente intorno a quota 200 e FdI teme il complotto, così tutto il partito si affretta a precisare: “Non sarà come il 2011. Sventeremo ogni tentativo di cospirazione“
Malan punta il dito contro la sinistra
Il primo a lamentare la situazione è Lucio Malan, senatore di FdI che ha subito tuonato: “Le prime pagine di oggi sembrano l’annuncio di una ennesima campagna contro il governo Meloni, stavolta a colpi di spread”. Il senatore continua dicendo: “Stavolta la sinistra e i suoi media si mettano l’animo in pace: non riaccadrà quanto successo negli scorsi decenni. Lo dicono i numeri del governo Meloni che sono migliori rispetto al precedente, per l’appunto il governo tecnico di Mario Draghi. Valga un numero su tutti, lo spread che proprio con Draghi era anche a 250 punti base mentre adesso è a 193”.
LEGGI ANCHE: Rotterdam, chi è il killer dell’università: tutti i lati oscuri di un individuo estremamente pericoloso
Dichiarazioni a profusione
Il senatore e membro della commissione Bilancio Guido Quintino Liris si affretta a precisare: “Attualmente non c’è il minimo rischio di reazioni dei mercati. La sinistra stia dunque tranquilla e dorma serena, il governo Meloni va dritto per la sua strada inanellando successi e conferme in Europa e tra gli italiani”. Stesso sprint per Foti che commenta così: “Non si può non constatare l’ipocrisia con cui le opposizioni, sempre più schierate contro l’Italia, alimentano la narrazione di uno ‘spread che vola’, se non altro perché sono le stesse che nulla hanno detto quando, con Mario Draghi presidente del Consiglio e il Pd al governo, lo spread toccò 250 punti, il 20% in più di oggi”.
LEGGI ANCHE: Morta a 14 anni per un challenge su TikTok: aveva inalato una vernice
“Lo spread non è come il meteo”
Nel frattempo la deputata Ylenja Lucaselli, capogruppo in commissione Bilancio a Montecitorio chiarisce un punto: “Lo spread non va consultato giorno per giorno come il meteo: la valutazione va fatta sul medio-lungo periodo. Questa è una considerazione che la sinistra dovrebbe comprendere”.
L’intervento della Meloni
Dal vertice di Malta sulle migrazioni, la Meloni ha commentato aspramente la questione: “Questa preoccupazione la vedo soprattutto nei desideri di chi come sempre immagina che un governo democraticamente eletto, che fa il suo lavoro, che ha una maggioranza forte e stabilità, debba andare a casa”. Si è così espressa la presidente del Consiglio commentando i tanti timori sullo spread dopo la Nadef: “L’Italia è una nazione solida, ha una previsione di crescita superiore alla media europea per il prossimo anno. Lo spread ha ricominciato a scendere. Dopo aver letto alcuni titoli gli investitori hanno letto anche i numeri della Nadef”. “Soliti noti vorrebbero governo tecnico. Già si fanno i nomi dei ministri, mi fa sorridere. Temo che questa speranza non si tradurrà in realtà”.
LEGGI ANCHE: Campi Flegrei, De Luca: “In programma esercitazione di evacuazione”