Se non fosse realtà, sarebbe la perfetta trama di un film. Sabato sera sul volo Dubai-Malpensa, è nato un bambino. Ad aiutare la mamma, a 10mila metri di altezza, sopra i cieli dell’Iran, è stato un chirurgo che si trovava a bordo dell’aereo. Il piccolo – poche ore dopo essere venuto al mondo – è stato soccorso nello scalo lombardo da medici e infermieri neonatologi dell’Asst Sette Laghi.
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Mamma e bimbo stanno bene
Durante un normale voto di routine tra gli Emirati Arabi Uniti e Milano, sabato sera, una donna accompagnata dal marito, è entrata in travaglio proprio durante il tragitto. Fortunatamente alla richiesta di un medico a bordo, ha risposto un dottore che ha aiutato la signora a partorire. All’interno di un Airbus A380 la donna ha dato alla luce un bambino di 3 chili.

Soccorsa a Malpensa
Una volta atterrati, i neo genitori e il medico che li ha aiutati, hanno trovato ad accoglierli una “nursey mobile”, un’ambulanza dotata di tutto il necessario per accudire un bambino appena nato, una vera e propria postazione di terapia intensiva neonatale per assistere nei momenti dopo il parto. La famiglia ha così raggiunto l’ospedale Filippo Del Ponte di Varese dove mamma e bambino hanno ricevuto le cure dei medici.
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Il dubbio
Pare che il bimbo sia nato al termine della gestazione, quindi nei tempi previsti. Di qui, sorgono i dubbi su sia stato possibile per la madre salire a bordo di un aereo nonostante l’avanzato stato di gravidanza. Molte compagnie aeree non consentono l’imbarco alle donne oltre le settimane 34/36. In generale, oltre le 28 settimane ogni compagnia ha regole proprie: alcune pongono delle limitazioni più restrittive, altre richiedono certificati medici di idoneità.
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