Quel che di certo non si può negare a Vladimir Putin è il talento creativo. È quasi cinematografica l’ultima versione che il Presidente russo ha dato della morte di Yevgeny V. Prigozhin, caduto in un incidente aereo lo scorso agosto. Prigozhin stava viaggiando su un jet privato ed è stato vittima di un incidente aereo.
Vladimir Putin: droga, alcol e granate nei festini “immaginati” dal Presidente
Ora, in un’occasione pubblica, Putin avrebbe attribuito la morte di Prigozhin e delle altre persone a bordo ad un momento da “Notte da Leoni”: “Il capo della commissione investigativa mi ha riportato proprio qualche giorno fa che sono stati trovati dei frammenti di granate nei corpi di coloro che sono morti nell’incidente aereo”. Ha poi aggiunto che secondo la loro versione Prigozhin e gli altri presenti con ogni probabilità erano intenti a fare una sorta di festino a base di cocaina ed alcol e che avrebbero cominciato a “giocare” con delle granate che avrebbero finito per ucciderli.
Prigozhin e la morte misteriosa: aereo esploso in volo e precipitato
Una ricostruzione che non solo, guarda caso, libererebbe Mosca da ogni responsabilità, ma andrebbe a dipingere Prigozhin ed i suoi uomini come gruppo di viziosi e imprudenti, capaci di farsi saltare in aria da soli: una versione, insomma, che aiuterebbe il Cremlino, riportata ad hoc dal Cremlino. Per quanto riguarda l’assunzione di droghe, peraltro, non ci si basa su alcuna evidenza fisiologica: “Sfortunatamente non sono state fatte analisi sulla presenza di droghe o alcol nel corpo delle vittime” ha dichiarato Putin, come riporta il New York Times, dicendo però che le forze di sicurezza russe avrebbero trovato ben 5 chili di cocaina negli uffici di Prigozhin.