
Nicolò Fagioli si chiama fuori dalla vicenda del calcioscommesse. O, almeno, è questa l’intenzione del giocatore della Juventus e dei suoi avvocati che hanno chiesto ed ottenuto un accordo con la Procura della Figc. Secondo quanto si apprende, Fagioli dovrà scontare una pena di otto mesi di squalifica, più altri cinque con “pene accessorie”. Il centrocampista bianconero opta dunque per il patteggiamento al fine di evitare una squalifica che avrebbe dovuto essere non inferiore a tre anni. È arrivata la conferma: non solo i mesi di stop, ma anche attività terapeutiche e incontri di sensibilizzazione sulla ludopatia. Nicolò Fagioli verrà sanzionato con una squalifica di 12 mesi, ma 5 saranno commutati in prescrizioni alternative e dovrà inoltre pagare un’ammenda di 12.500 euro per la “violazione dell’art. 24 del CGS che vieta la possibilità di effettuare scommesse su eventi calcistici organizzati da Figc, Uefa e Fifa”.
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Per prescrizioni alternative si intende, come era già stato preventivato, un’opera di incontri pubblici (almeno 10) presso “Centri federali territoriali, Centri per il recupero dalla dipendenza dal gioco d’azzardo, e comunque secondo le indicazioni e il programma proposti dalla Figc”. Inoltre, dovrà affrontare un piano terapeutico.
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Calcioscommesse: Nicolò Fagioli prova a salvarsi col patteggiamento
Secondo quanto riporta Repubblica, inoltre, Nicolò Fagioli, che è ovviamente indagato per il presunto calcioscommesse anche dalla Procura di Torino, dovrà fare da testimonial nelle scuole contro la ludopatia. Con questo patteggiamento il giocatore della Juventus si chiama così fuori da una vicenda nella quale era entrato come protagonista autodenunciandosi lo scorso 30 agosto, dopo essere venuto a conoscenza dell’indagine sul suo conto aperta dai magistrati torinesi.

Nicolò Fagioli ha ammesso subito di soffrire di ludopatia. Ma soprattutto ha fatto il nome del collega Sandro Tonali, indicandolo come la persona che gli avrebbe consigliato il nome dell’app illegale dove poter piazzare le scommesse. Il giovane centrocampista ha anche ammesso di aver fatto scommesse sul calcio, anche se non sulle partite della sua squadra.

Ma per essere definitivamente riammesso nel mondo del calcio, come già accennato, Fagioli dovrà per forza curarsi e cercare di guarire dalla ludopatia che lo affligge. Ecco perché viene già seguito da circa due mesi dal Dottor Paolo Jarre, direttore del Dipartimento di patologia delle dipendenze dell’Asl Torino 3. Sotto osservazione da parte di un tutor anche il suo conto corrente dal quale ha già prelevato e perso centinaia di migliaia di euro. Insomma, la gola profonda dello scandalo calcioscommesse prova a salvare la sua carriera scegliendo il patteggiamento.
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