Vai al contenuto

Calcioscommesse, la disperazione di Fagioli: “Falsità su di me”. Ecco la verità

Pubblicato: 18/10/2023 11:06

Nicolò Fagioli e il caso calcioscommesse: “Ecco la verità”. Il suo è il primo nome a essere entrato nella centrifuga di Fabrizio Corona, che ha rivelato segreti istruttori dando in pasto ai media il suo nome. L’inchiesta sul calcioscommesse, però, esiste e il giovane talento della Juventus, ascoltato dai giudici, ha parlato con onestà. Il calciatore ha preferito la strada del patteggiamento, che gli è costato una condanna a 12 mesi di squalifica, 5 dei quali commutati in pene alternative di utilità sociale e 12.500 euro di sanzione pecuniaria. La pressione mediatica su di lui, che ha 22 anni, è insostenibile. E così affida ai social uno sfogo amaro. (Continua dopo la foto).
Leggi anche: Calcioscommesse, Lega: “Gravina deve dimettersi”
Leggi anche: Calcioscommesse, Fabrizio Corona fa i nomi di altri tre calciatori

Nicolò Fagioli

Fagioli e il caso calcioscommesse: “Ecco la verità”

Il giocatore Fagioli e il caso calcioscommesse: “Ecco la verità”. Lo sfogo del giovane talento dopo la sentenza di squalifica della federazione. “Pensavo di partire chiedendo scusa non solo ai tifosi bianconeri, ma a tutti tifosi del mondo del calcio e dello sport per l’errore ingenuo che ho fatto. Invece no, sono obbligato a partire con lo schifo che scrivono su di me giornali, persone solo per mettermi in cattiva luce con mille falsità… O forse meglio, solo per conquistare due visualizzazioni in più. Presto parlerò”. Fagioli scrive queste parole su una storia del suo canale Instagram.

Nicolò Fagioli con la maglia della Juventus

L’inchiesta sul calcioscommesse

Nell’inchiesta, Fagioli è uno dei tre calciatori coinvolti insieme a Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo, sotto l’accusa di esercizio abusivo di attività di gioco o scommessa. Durante l’indagine è emerso che avrebbero effettuato scommesse su piattaforme non autorizzate. Tonali, che è passato dal Milan al Newcastle l’estate scorsa, è stato ascoltato oggi dal pm Manuela Perrotta e dagli investigatori della Squadra mobile.

Il “patteggiamento” di Fagioli nella giustizia sportiva potrebbe aprire la strada per gli altri atleti coinvolti nella vicenda. Gli inquirenti hanno completato le copie forensi dei telefoni cellulari sequestrati a Tonali e Zaniolo nei giorni scorsi e ora inizieranno l’esame dei dispositivi e delle chat. Finora non ci sono elementi legati alla prova sportiva, e l’unico reato contestato è l’esercizio abusivo di attività di gioco o scommessa. Non si sa nulla degli altri due giocatori coinvolti da Corona in questa inchiesta, senza conferme: i romanisti Zalewski e Azmoun.

Ultimo Aggiornamento: 18/10/2023 15:06