Vai al contenuto

Chiede la castrazione chimica ma gli viene negata: “Sono stanco di delinquere”

Pubblicato: 23/10/2023 16:54

Una vita passata a collezionare reati. Antonio D. ha 64 anni ed è socialmente pericoloso. Appena può si esibisce in atti osceni in luoghi pubblici, dalle scuole ai giardinetti. Quasi 50 anni trascorsi passando dal carcere alle case lavoro, fino alle Rems e alle comunità. Ora è stanco e chiede la castrazione chimica, pratica che però in Italia è vietata.
LEGGI ANCHE: Un altro orrore nella vita di Marta Di Nardo, la donna uccisa e fatta e pezzi dal vicino

Ora chiede a gran voce la castrazione chimica

L’uomo ha raccontato a Repubblica il suo disagio: “Questo problema ce l’ho da sempre e non sono mai riusciti a risolverlo, dicono che non c’è una cura. Ma io così vivo un’eterna condanna all’ergastolo bianco“. Per questo ha chiesto la castrazione chimica. Ovvero una forma di inibizione dell’attività delle gonadi, ottenuta tramite farmaci anti-androgeni. Nata come trattamento di tumori ormono-dipendenti, oggi viene proposta come forma di pena per i reati sessuali. Anche se questi farmaci non sembrano agire sui comportamenti e sui caratteri relazionali.

A settembre 2021 era in permesso per incontrare lo psichiatra e lungo il tragitto aveva esibito le sue parti intime a due minori in un parco giochi a Ciriè (Torino). Dalla casa di cura era passato quindi al carcere di Alba. Dieci giorni dopo, perquisendo la sua camera nella struttura sanitaria, gli erano state trovate oltre 30mila foto pedopornografiche e a Torino aveva patteggiato due anni. Una vita in balia dei problemi legati alla sua dipendenza.

Vietata in Italia

L’avvocato che difende il 64enne, ha riferito la richiesta dell’uomo di poter essere castrato chimicamente al Tribunale ma in Italia non può essere soddisfatta se non per motivi oncologici. In alcuni Stati europei come Svezia, Finlandia, Germania, Danimarca, Norvegia, Belgio e Francia si può ricorrere alla castrazione chimica, se c’è il consenso del condannato, mentre in Russia e Polonia si può fare anche senza il consenso dell’imputato, se dichiarato colpevole di abusi sessuali su minori.
LEGGI ANCHE: Picchia e chiude la moglie in garage, lei riesce a liberarsi e avverte la polizia