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Sgarbi sulle consulenze d’oro: “Adesso parlo io e denuncio tutti”

Pubblicato: 26/10/2023 10:33

Prima le consulenze d’oro, poi l’indagine della procura per sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Poi, ancora, il governo che gli volta le spalle con il ministro Sangiuliano e la premier Meloni che sarebbero su tutte le furie. “Non sono certo io il problema di questa maggioranza”. Vittorio Sgarbi ne ha per tutti: non è affatto intenzionato a dimettersi, anzi: respinge ogni accusa e avverte: “Denuncio tutti”.

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Vittorio Sgarbi: “Un corvo si è infilato nel mio computer”

In un’intervista Corriere della Sera, il sottosegretario alla Cultura passa al contrattacco e dà la sua versione dei fatti. “Un mio collaboratore, a questo punto ex, si è infilato nel mio computer, ha rastrellato informazioni dalla mia agenda e poi ha inviato tutto via mail ai vertici del ministero, a Palazzo Chigi e alla stampa. Il tutto con un account del ministero. Stiamo parlando di un ‘corvo’: dobbiamo dare credibilità a chiunque?”

Vittorio Sgarbi contro Chiara Ferragni
Vittorio Sgarbi contro Chiara Ferragni

Vittorio Sgarbi: “Falsa l’intervista a Sangiuliano”, ma il ministro non smentisce

Quell’intervista a Gennaro Sangiuliano “è falsa. Denuncio tutti”. E aggiunge: “Ripeto: non posso credere a quello che ho letto, perché non corrisponde alla realtà. I rapporti tra me e il ministro sono buoni“. Contestando anche il passaggio dell’intervista in cui il ministro afferma di tenersi ben alla larga da Sgarbi: “Strano. Molto strano, deve esserci un secondo Sangiuliano. Con me è sempre stato affettuoso – dice Sgarbi al Giornale – ogni volta a dirmi “sei il migliore, sei una colonna, sei bravissimo”. A Sabrina (Colle, ndr) ha spiegato che lui non ha mai dato un’intervista”.

Vittorio Sgarbi: “Dimissioni? Ma quando mai?”

Sull’ipotesi di dimissioni, chieste a gran voce dall’opposizione, chiosa: “Dimissioni? Ma cosa sta dicendo! Ho sempre fatto il mio dovere, non vedo da cosa dovrei dimettermi”. Al Giornale, poi, il sottosegretario aggiunge che “faranno chiasso, ma se pensano di creare difficoltà a Giorgia Meloni si sbagliano di grosso. Non sono certo io il punto debole di questa maggioranza”. Quanto alle consulenze pagate, “faccio queste cose da tantissimo tempo e ora affianco alle mie prestazioni professionali l’attività istituzionale. Ma non mi pare che ci sia nulla di scorretto”. E ancora: “Io stesso avevo già chiesto un parere all’Anac e non ci sono state obiezioni”. E sulle indagini nei suoi confronti da parte della Procura di Roma per non aver pagato un debito con l’Agenzia delle Entrate di 715mila euro, rassicura: “Chiarirò anche questo. È tutto in regola, ne stia certo”.