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Soumahoro e quelle irregolarità sui fondi pubblici: rischia il posto

Pubblicato: 04/11/2023 08:18

La Corte d’Appello di Bologna ha segnalato alla Camera dei deputati delle irregolarità riguardo i 12 mila euro di fondi elettorali di Aboubakar Soumahoro. Montecitorio nel frattempo ha avviato l’iter per la decisione finale e il rischio più consistente potrebbe essere la decadenza dell’eletto. Il deputato conferma a Domani: “Farò ricorso contro la deliberazione, gli avvocati stanno lavorando”.

Soumahoro si è presentato nel collegio plurinominale Emilia-Romagna Po2 con 91.694 voti e il 36,06% delle preferenze, sconfitto da Gabriella Dondi del centrodestra. E poi “ripescato” nella distribuzione di seggi su scala nazionale. Ha raccolto fondi su Internet, ricevendo 7.372 euro da 108 donatori.

Sotto la lente 12 mila euro di contributi irregolari

L’iter per far decadere il deputato di origini ivoriane, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, è già stato avviato. La Corte d’Appello di Bologna ha il compito di verificare la regolarità di tutti i documenti degli eletti nel territorio dell’Emilia-Romagna. Sotto la lente dei giudici, come accennato, ci sono 12 mila euro di contributi irregolari. Contributi che sarebbero stati registrati con delle irregolarità. La procedura di decadenza è regolata dall’articolo 66 della Costituzione. Le cause di ineleggibilità e incompatibilità sono giudicate dalla camera in cui il rappresentante è stato eletto.

Soumahoro, nato il 6 giugno 1980 in Costa d’Avorio, è iscritto al gruppo di Alleanza Verdi Sinistra e poi al Gruppo Misto dopo lo scoppio della vicenda dei soldi della coop di sua moglie Liliane Murekatete e la suocera Marie Therede Mukamatsindo.
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Come funziona la procedura di decadenza

La procedura di decadenza si sviluppa davanti alla Giunta delle elezioni della Camera o alla Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari del Senato. Si suddivide in due fasi. Quella di delibazione, che riguarda la proclamazione dell’eletto. E quella di contestazione dell’elezione, che si determina quando la Giunta ritiene di non doverla convalidare.

La procedura di contestazione si segue anche in caso al procedimento per la dichiarazione di decadenza da parlamentare. Si fonda sul principio del contraddittorio e in un’udienza pubblica. La decisione della Giunta poi viene letta dal presidente in seduta pubblica. La motivazione si inserisce nella relazione che si trasmette all’Assemblea.

Il deputato ivoriano quindi potrà difendersi e spiegare, ancor prima del voto dei colleghi, il perché delle irregolarità. “Quando gli avvocati avranno terminato il lavoro potrò fornire tutte le spiegazioni tecniche“: si è così espresso Soumahoro.
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Ultimo Aggiornamento: 04/11/2023 08:21