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Strage di Mestre, nuovo colpo di scena sull’autista: “Ecco come è morto”

Pubblicato: 08/11/2023 12:21
strage Mestre cuore Rizzotto

Nuovo colpo di scena nelle indagini sulla strage di Mestre, dove un autobus è precipitato da un viadotto provocando la morte di 21 persone. Nelle scorse ore si erano diffusi dei retroscena secondo i quali l’autista del mezzo, Alberto Rizzotto, accusasse da qualche tempo problemi al cuore e, per questo motivo, si fosse sottoposto a diversi screening medici per scoprire se soffrisse di qualche patologia cardiaca. Una tesi già sostenuta da molti che ha anche alimentato sospetti sul ruolo negativo avuto dai vaccini anti Covid a cui l’uomo si era sottoposto. Ma ora è la stessa famiglia di Rizzotto a smentire questa versione dei fatti e a rendere note le cause della sua morte. Anche se le indagini proseguono.
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Strage di Mestre: il giallo sul cuore di Rizzotto

Alberto Rizzotto, il conducente dell’autobus della società La Linea precipitato il 3 ottobre dal cavalcavia di Mestre provocando una strage, era ancora vivo quando il mezzo che guidava è caduto giù. Secondo il legale della famiglia Rizzotto, infatti, l’uomo sarebbe morto a seguito dell’impatto con il terreno per una frattura al cranio e non per un attacco di cuore. “È l’unica certezza che c’è in attesa degli esami autoptici”, sottolinea l’avvocato Francesco Stilo.

Sul cuore di Alberto Rizzotto saranno presto eseguiti nuovi accertamenti, dopo la prima analisi eseguita da Guido Viel, medico legale che si è occupato anche dell’autopsia. La pm Laura Cameli, che si occupa del caso, ha affidato una seconda verifica medica a Cristiana Basso, docente dell’Università di Padova.

“Prima della tragedia nessun accesso ospedaliero era stato necessario a causa di ipotetici problemi cardiovascolari. Alberto è stato in ospedale nel giugno scorso per motivi che restano riservati ma che nulla hanno a che fare con problemi al cuore. E, negli anni precedenti, gli ingressi ospedalieri erano avvenuti per motivi di routine, o per controlli legati alla sua professione. Tutta la documentazione sanitaria è a disposizione della procura e fa parte del materiale dell’autopsia che entrerà anche nel nuovo esame al cuore”, conclude l’avvocato Stilo.
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Ultimo Aggiornamento: 29/11/2023 10:18