
“La cultura nel nostro Paese sta attraversando un periodo ancora più drammatico verso il basso”, Riccardo Muti, presentando il nuovo appuntamento della sua Muti Italian Opera Academy, ha voluto fare un “doveroso ringraziamento” a Miuccia Prada e al marito Maurizio Bertelli per il loro sostegno al suo progetto. “La collaborazione con Riccardo Muti e la sua Academy afferma la centralità dell’insegnamento e della trasmissione di conoscenze tra le diverse generazioni” ha dichiarato Miuccia Prada che ha aperto le porte del Deposito di Fondazione Prada al direttore d’orchestra. Il musicista, però, non si è lasciato scappare dei commenti aspri.
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Muti amareggiato: “I media danno spazio solo ai trapper”
Ad amareggiare Muti in particolare sarebbe la grande attenzione che i media riservano a quelli che definisce “rapper”. Dopo l’arresto di Shiva, accusato di tentato omicidio a seguito di un agguato subito fuori dal suo studio di registrazione e l’attenzione spasmodica sui movimenti dei Maneskin, il panorama culturale italiano, secondo il maestro, è completamente dimenticato.
Muti ha sentenziato: “I media ci parlano dei rapper, dei Maneskin o Maneskot, come si chiamano”. “La casa di Lorenzo da Ponte è in vendita. Ed è una vergogna”, ha detto il direttore d’orchestra parlando del librettista di opere come «Don Giovanni», «Così fan tutte» e «Le nozze di Figaro» di Mozart, uno scrittore “e poeta che dovrebbe essere studiato al liceo. Stiamo bruciando i ponti con la cultura italiana“, ha detto Muti parlando della casa dell’artista a Vittorio Veneto “e non parliamo della casa di Paisiello o di Verdi”.
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