Non ci sono più speranze per Indi Gregory: i giudici hanno deciso che le macchine saranno staccate lunedì: la notizia arriva da Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus e da Simone Pillon, che sta seguendo il caso dal lato italiano ed è in continua comunicazione con la famiglia.
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Indi Gregory, una vita breve e di sofferenza
Indi Gregory, 8 mesi, è affetta da una patologia mitocondriale che non lascia speranze, e condanna a una vita breve e di dolore. La patologa, nel suo caso, è stata diagnosticata quando la piccola aveva solo 2 mesi: i medici avevano subito delineato il quadro terribile di prognosi ai genitori ma questi hanno combattuto fino all’ultimo per non staccare le macchine. Il caso di Indi non è il primo che vede scontrarsi una coppia di genitori di un minore con una prognosi infausta con i giudici inglesi: il primo caso che aveva avuto grande risposta a livello mediatico era stato quello di Charlie Gard.
Nel caso di Indi le istituzioni italiane avevano cercato di dare supporto alla famiglia Gregory: era stata concessa alla bambina la cittadinanza italiana e l’ospedale Bambin Gesù aveva dato il suo ok al trasferimento nella struttura, al fine di sottoporla ad un nuovo protocollo medico (benché lo stesso bambin Gesù ritenesse la prognosi infausta).