
Il Ministero dei trasporti italiano è nuovamente al centro di un acceso dibattito a causa della sua risposta allo sciopero dei trasporti previsto per il 17 novembre. Matteo Salvini, Vicepremier e Ministro dei trasporti, ha annunciato l’intenzione di adottare misure di precettazione per evitare lo stop di 24 ore, azione che ha suscitato la reazione negativa di Maurizio Landini, leader della Cgil. Landini ha accusato Salvini di arroganza e ha ricordato il diritto costituzionale alla protesta. La nota ufficiale del Ministero sottolinea che lo sciopero non potrà paralizzare il settore per l’intera giornata, accennando polemicamente al fatto che gli scioperi avvengono sempre prima del weekend, interferendo con il diritto alla mobilità dei cittadini.

Salvini, durante l’assemblea della Cna, ha espresso la sua opinione contro gli scioperi di 24 ore, affermando che quelli di 4 ore sono legittimi, ma non quelli più lunghi, e ha minacciato di intervenire attraverso la precettazione. Questa presa di posizione ha incontrato la critica del sindacato, che ha sottolineato come la durata e la legittimità dello sciopero siano determinate dalla Commissione di garanzia, e non dai ministri.
I sindacati, CGIL e UIL, hanno proclamato lo sciopero per protestare contro la legge di bilancio, che ritengono insufficiente a garantire un sistema di trasporti efficiente e a migliorare le condizioni dei lavoratori. Claudio Tarlazzi, segretario generale della Uiltrasporti, ha chiesto a Salvini di ascoltare i bisogni reali del paese e del settore trasporti, criticando le sue dichiarazioni come inopportune.