
Ha ucciso a colpi d’ascia i suoceri, Fulvio Baule ora a processo per aver ucciso Basilio Saladdino e Liliana Mancusa, e di aver ridotto in fin di vita la moglie, Ilaria Saladdino ha dichiarato: “Non ho mai avuto intenzione di uccidere miei suoceri. Quello che ho fatto, non l’ho fatto con cattiveria”.
Il 41enne ha ricostruito in aula la dinamica della folle aggressione avvenuta il 26 febbraio 2022, a Porto Torres.
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Baule al processo: “Non ricordo più nulla”
L’imputato, in udienza, ha risposto alle domande della pm Enrica Angioni e ha dichiarato: “Ricordo che ho riportato i bambini a mia moglie in ritardo, mi sono scusato. Lei mi ha deriso, abbiamo avuto un breve diverbio e poi ricordo il padre di lei che mi veniva incontro urlando: ‘Pensa a fare il padre’. Ho aperto il portabagagli per prendere l’ascia, volevo solo intimorirlo. Non ho fatto in tempo a girarmi che lui mi è saltato addosso. Da lì in poi non ricordo nulla”.
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L’uomo, dopo la violenta aggressione, si è costituito
La suocera, morta in ospedale dopo un mese di atroci sofferenze, è stata l’unica luce che si è accesa nella mente di Baule che ammette di non ricordare nulla.
“Ho visto il suo corpo, avevo l’ascia in mano e l’ho gettata per terra. Ho sentito urla provenire dal palazzo, dalle finestre, e sono scappato”, ha raccontato l’imputato con calma. “Poi sono andato a costituirmi. I carabinieri mi hanno chiesto: ‘Cosa hai fatto?’ Ho risposto non lo so. Un omicidio”.
Tutte le deposizioni concordano: “I rapporti tra le famiglie, erano tesissimi”
Tutti hanno descritto dei rapporti tesissimi tra le famiglie dell’imputato e della moglie, e il furibondo litigio avvenuto fra i consuoceri nell’agosto 2021, durante la festa per il battesimo dei due gemellini figli dei due coniugi. L’ascia ha spiegato Baule: “L’avevo riposta in auto il giorno prima perché dovevo andare con mio padre a tagliare legna. Non ho mai avuto intenzione di uccidere miei suoceri. Non li vedevo da più di tre mesi. Quello che ho fatto, non l’ho fatto con cattiveria”.
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