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“Bruciate il femminismo, ridateci il patriarcato”, il post shock dell’ennesimo leghista

Pubblicato: 23/11/2023 19:08

“Bruciate il femminismo , il nichilismo, il ’68 e ridateci il patriarcato, ora!”. Parola del leghista Lorenzo Gasperini, ex consigliere comunale a Cecina, coordinatore dei giovani salviniani di Livorno. Per lui la colpa dei femminicidi sarebbero “del ‘68 e della sinistra”.

Quando si parla di lui, la polemica è sempre vicina: anti-abortista convinto, sostenitore della tesi che “l’aborto è la prima causa di femminicidio” come scrive sui gruppi Facebook, no vax radicale, uno che durante la pandemia arrivò a dire “chi si vaccina è un servo e un infermo, va escluso dalla vita sessuale”, troppo persino per la Lega toscana che arrivò a chiedergli l’autosospensione.
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Il post shock del leghista

Gasperini in un post facebook ha voluto dire la sua: Quando c’era il patriarcato (la legge del Padre) agli uomini veniva insegnato che avevano una responsabilità, un ruolo ed un significato, perduti i quali perdevano se stessi. Il loro compito era di offrire se stessi nella fatica del lavoro, nel sacrificio della guerra e nella protezione delle donne, dei figli, della famiglia. Ai tempi del patriarcato non si assisteva così frequentemente alla violenza nevrotica e assassina di maschi impotenti. Oggi agli uomini viene insegnato che non esistono identità, che essere maschi o femmine è la stessa cosa (gender theory), che la forza superiore che si ritrovano addosso per natura non ha uno scopo ideale ed etico, è lì per caso e senza un fine”.
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Per lui i femminicidi sono solo e solamente colpa della sinistra

Solamente quale giorno fa, Roberto Feola consigliere comunale di Fratelli d’Italia a Fiumicino aveva confessato: “Io ho due figlie femmine ma non ho insegnato loro che il patriarcato è una malattia perché non è una malattia” scatenando una vera è propria bufera.

Ora Gasperini illustra una tesi fantasiosa: “Il ’68 e i sessantottardi sono i responsabili morali e culturalmente più prossimi (i più remoti sono i marxisti, gli illuministi, i luterani e i nominalisti) dell’ondata di violenza sulle donne dei nostri tempi. Un matriarcato assiologico, come rivolta della materia contro il principio, come relativismo di tutti i valori, con la negazione dei fini spirituali nel nome del libero consumo delle pulsioni non poteva che produrre maschi spiritualmente deboli che mettono la propria superiorità fisica al servizio delle pulsioni più disordinate e della violenza contro i più fragili. La filosofia del nulla ha reso tutto possibile e se non esistono valori assoluti e ruoli naturali esiste solo la violenza. Bruciate il femminismo, il nichilismo, il ’68 e ridateci il patriarcato, ora!” invoca.

Poi nell’ennesimo post polemico accusa genericamente la sinistra: “Gender theory e ’68 fanno da sempre il gioco della violenza. La responsabilità che la sinistra si sta assumendo sulla pelle delle donne è enorme”.
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