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Filippo, pessime notizie per l’assassino di Giulia: cosa è stato scoperto

Pubblicato: 24/11/2023 14:56

Emergono novità eclatanti nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio di Giulia Cecchettin, uccisa in modo efferato dall’ex fidanzato Filippo Turetta. Nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere che ha portato al mandato d’arresto europeo, emessa dalla gip di Venezia Benedetta Vitolo su richiesta del procuratore Bruno Cherchi e del pm Andrea Petroni, allo studente di Ingegneria biomedica vengono contestati l‘omicidio volontario aggravato dalla relazione affettiva e il sequestro di persona. Ma, adesso, si l’ipotesi della premeditazione diventa sempre più forte. Ecco perché.
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Filippo Turetta comprò online il nastro adesivo giorni prima

Il 22enne avrebbe acquistato online il nastro adesivo risultato compatibile con quel pezzo di scotch che è stato ritrovato nella zona industriale di Fossò (Venezia), dove Giulia Cecchettin subì l’ultima fase dell’aggressione. Il particolare, di cui ha dato conto oggi La Stampa, viene confermato da fonti anonime ma ufficiali. Si apprende inoltre che questo acquisto sarebbe stato effettuato due o tre giorni prima dell’11 novembre. Gli inquirenti, alla luce di questo nuovo elemento, sono al lavoro per valutare, quindi, l’aggravante della premeditazione e anche il reato di occultamento del cadavere. Aggravante che porterebbe la pena massima prevista all’ergastolo, con l’impossibilità, da codice, di chiedere il rito abbreviato. Non solo. (Continua leggere dopo la foto)

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Giulia Cecchettin

Omicidio Giulia Cecchettin, potrebbe configurarsi anche il reato di occultamento di cadavere

La Procura potrebbe contestare anche il reato di occultamento del corpo, che Turetta nascose in un’area boschiva di una zona montuosa in provincia di Pordenone, vicino al lago di Barcis, a due ore circa di macchina da Vigonovo. Corpo sul quale aveva collocato anche dei teli di plastica.

Intanto, domani con un volo militare dalla Germania il giovane sarà portato a Venezia in tarda mattinata e andrà in carcere, dove sarà sorvegliato a vista, come già nel carcere di Halle, per evitare gesti autolesionistici e in isolamento a sua tutela, in vista dell’interrogatorio di garanzia che deve essere ancora fissato. La data sarà stabilita probabilmente domani, dopo che sarà stato consegnato alle autorità italiane.

Gino Cecchettin: “Temo per l’incolumità di mia figlia”

C’è, infine, un ulteriore novità, piuttosto inquietante, che emerge dalla prima denuncia del papà di Giulia. “Temo per l’incolumità di mia figlia Giulia“: è questo uno dei passaggi che figurano nella prima segnalazione di scomparsa presentata ai carabinieri nella giornata di domenica 12 novembre da parte di Gino Cecchettin. L’uomo, riferendo che la figlia aveva sempre comunicato “ogni suo spostamento” se si tratteneva fuori casa, aggiunge che anche l’ex fidanzato Filippo Turetta “non è rientrato a casa”, e quindi “temo per l’incolumità di mia figlia”.

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Ultimo Aggiornamento: 24/11/2023 17:46

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