La notizia dell’ennesima sparatoria arriva dagli Usa, precisamente da Burlington, in Vermont, dove tre ragazzi di origine palestinese che si trovavano ad un raduno organizzato in occasione della festa del Ringraziamento sono stati feriti a colpi di pistola nei pressi dell’Università della città. Uno dei palestinesi sarebbe in gravi condizioni. Secondo la polizia la sparatoria potrebbe essere stato un crimine motivato dall’odio.
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Tre palestinesi feriti a Burlington
Il capo della polizia di Burlington, Jon Murad, riferisce che due dei ragazzi palestinesi sono in condizioni stabili. Mentre il terzo avrebbe riportato “ferite molto più gravi”. I tre studenti, tutti sui vent’anni, stavano camminando quando sono stati fermati affrontati da un uomo bianco armato di pistola. “Senza parlare, ha sparato almeno quattro colpi ed è fuggito. Tutte e tre le vittime sono state colpite”, spiega ancora Murad.
Il capo della polizia di Burlington aggiunge inoltre che i tre studenti feriti sono tutti di origine palestinese: due sono cittadini statunitensi e uno è un residente legale. Due di loro indossavano la kefiah palestinese bianca e nera. Il movente della tentata strage potrebbe dunque essere collegato proprio alla loro origine.
“In questo momento di tensione, nessuno può guardare a questo incidente e non sospettare che possa essere stato un crimine motivato dall’odio. Sono già in contatto con i partner federali per prepararsi a questa eventualità, se dovesse essere provata”, conferma infatti Murad. Il leader della minoranza democratica della Camera degli Stati Uniti, Hakeem Jeffries, pubblica un appello su X per incoraggiare i cittadini a “denunciare inequivocabilmente la sorprendente crescita dell’odio anti-arabo e dell’islamofobia in America. Nessuno dovrebbe mai essere preso di mira per la sua etnia o affiliazione religiosa nel nostro Paese: non lasceremo che l’odio vinca”.
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