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Sanchez si schiera contro la Destra italiana: intanto gli amici di Salvini disertano la sua convention sovranista

Pubblicato: 30/11/2023 16:53
Sanchez si schiera contro la Destra italiana: intanto gli amici di Salvini disertano la sua convention sovranista

Dopo quelli con Francia e Germania, per il governo Meloni si aprirà un fronte politico anche con la Spagna? Alla vigilia della convention paneuropea sovranista organizzata dalla Lega a Firenze, per compattare una coalizione “anti” in vista delle elezioni per Bruxelles – con alcune defezioni importanti già annunciate – , da Madrid piombano le dichiarazioni del primo ministro Pedro Sanchez, nella prima intervista da quando è tornato al governo del suo paese: “In Italia governa l’estrema destra: noi qui l’abbiamo fermata”, ha detto alla rete pubblica Rtve.
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Sanchez contro gli estremismi di destra: anche quelli italiani

Sanchez, leader socialista, ha spiegato di aver cambiato idea sull’amnistia agli indipendentisti catalani – fattore determinante per poter avere una nuova maggioranza in parlamento – alla luce dell’esito elettorale: “Dopo le elezioni eravamo davanti all’alternativa tra un governo delle destre, con Vox, e un accordo per stabilizzare la Catalogna grazie a un progetto di legge del tutto costituzionale. In politica, come nella vita, bisogna scegliere tra soluzioni ideali e quelle possibili”. Un’affermazione che appare quanto mai attuale al momento del lancio della campagna elettorale per le elezioni europee del giugno 2024.

Matteo Salvini, si allarga la crepa con la coalizione

“Non ci sarà alcun ‘cantiere nero’ ma un evento in cui si esporrà l’idea di un’altra Europa fondata sulla libertà“, ha ribadito Matteo Salvini alla presentazione dell’appuntamento di domenica a Firenze, organizzato dal gruppo Identità e democrazia. Aggiungendo che ci saranno “ministri, governatori, e un centinaio di sindaci” per parlare “di vari temi, soprattutto di ambiente e lavoro, sicurezza e libertà di espressione. Ma il tema centrale sarà la libertà”, ha sottolineato il vicepremier. Che ha quindi messo in chiaro quale sarà il percorso della Lega, al momento non in sintonia con quello degli alleati di governo Fratelli d’Italia e Forza Italia. “Noi vogliamo costruire il manifesto per un’altra Europa rispetto a quello a guida socialista, perché è possibile realizzarla”, ha detto Salvini.
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Intanto a Firenze cresce la tensione, con il sindaco Diego Nardella che si è detto pronto a dare una risposta a chi punta a costruire un’Europa con nuovi muri. “Se i sovranisti si ritroveranno a Firenze domenica, hanno diritto di farlo ma l’Europa la vogliono sfasciare, indebolire, ridurre a un orpello della sovranità nazionale assoluta. Noi – sostiene il sindaco dem – invece l’Europa la vogliamo più forte e sabato incontrerò i rappresentanti delle associazioni giovanili europeiste”. Il fronte con il raduno sovranista è aperto e Salvini replica già con i suoi toni bellicosi: “Io sono un sincero democratico: se ci sarà chi manifesta le sue idee, ben venga. Se c’è gente che crea confusione, ci sono diritto penale e forze dell’ordine”.

Salvini chiama a raccolta l’estrema destra europea, ma in molti disertano

Il vicepremier italiano aspetta alla Fortezza da Basso 14 delegazioni da tutta Europa. Ma poche ore fa ha dovuto registrare un’assenza pesante dai posti di prima fila. Quella dell’olandese Geert Wilders (leader dell’estrema destra del Pvv e futuro premier) che era atteso sua alla prima uscita internazionale. Il premier olandese in pectore non potrà essere a Firenze, all’incontro promosso da Salvini “a causa degli impegni per la fase esplorativa del nuovo governo”, ha spiegato il suo staff. Non ci sarà nemmeno “l’amica e alleata” Marine Le Pen, già vista con Salvini all’ultimo raduno del Carroccio a Pontida (“Ma sarà in videocollegamento”, è stato precisato); come la leader del Fn anche Andrè Ventura, il capo dei portoghesi di estrema destra del Chega!. Annunciati in presenza vari “leader europei da Bulgaria, Polonia, Romania, Danimarca, Estonia, Repubblica Ceca, Fiandre, Austria e Germania”.

Matteo Salvini abbraccia Marine Le Pen (per rottamare Giorgia)
Matteo Salvini e Marine Le Pen

La nuova ventata populista, con forti influenze dei movimenti della destra più estrema che soffia in diverse zone del mondo, vedrà dunque accendere un faro anche a Firenze? Salvini, più che mai pronto a contendere alla Meloni la bandiera del leader del movimento che scalzerà socialisti, democratici e liberali dalla Ue, è pronto a giurarci. Domenica rilancerà la sua sfida, che – è già scontato anche questo – avrà anche in Pedro Sanchez uno dei suoi bersagli. Viste le sue dichiarazioni sulla situazione politica internazionale che hanno toccato anche la nostra nazione “Alle elezioni spagnole del 23 luglio abbiamo salvato una sorta di match point molto importante: in Argentina – ha detto lo spagnolo – un estremista di destra ha conquistato la presidenza grazie all’appoggio, non solo del suo elettorato, ma anche di quello della destra tradizionale di Macri. In Olanda ha vinto l’ultradestra e vediamo se andrà al governo con i popolari olandesi, in Italia sta governando l’estrema destra. Siamo testimoni dell’avanzata di governi reazionari che mettono in discussione elementi fondamentali, come la partecipazione delle donne nella vita politica economica e sociale o che banalizzano l’emergenza climatica, che è uno dei principali problemi che ha l’umanità”. Se non è musica per le orecchie di Salvini, questa: c’è già posta in arrivo per Sanchez.

Ultimo Aggiornamento: 30/11/2023 17:11