
Nuotatore e ballerino, con diverse medaglie in bacheca, nel 2019 è stato eletto “il più bello d’Italia“. Ora, però, a 21 anni Edoardo Santini, di Castelfiorentino, ha deciso di mollare tutto e cambiare vita. Ha scelto di entrare nel propedeutico, l’anno che precede la vita in seminario.
Nel 2022 è andato a vivere con due sacerdoti, ed è in quel lasso di tempo che ha capito la sua vera strada: diventare prete. Così in un video postato sui suoi profili social, ha raccontato l’inizio di questo percorso e i desideri per il futuro.
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Emanuele: “Mia madre a 21 anni ha avuto me, io ora vado incontro a Dio”
Nel video il giovane ha raccontato: “Mia mamma a 21 anni è diventata madre, mentre io mi ritrovo in cammino per diventare, se Dio vorrà, un prete. In questi anni ho avuto modo di incontrare dei ragazzi che mostrandomi cosa vuol dire essere chiesa, mi hanno dato la forza di indagare a questa domanda che mi porto dietro sin da quando ero piccolo, ma che varie paure mi impedivano di approfondirle. Nel 2022 per fare un primo passo sono andato a vivere con 2 sacerdoti e quella è stata l’esperienza più bella della mia vita, un’esperienza che mi ha permesso di incontrare dei fratelli e nella quotidianità quella risposta che aspettavo scendesse dall’alto. A fine anno è stato naturale per me fare la domanda al vescovo per entrare nel percorso propedeutico che porta poi al seminario”.

Nel 2019 ha vinto ex equo la 40esima edizione del concorso nazionale “Il più bello d’Italia” e dopo questa esperienza, aveva deciso di diventare un attore professionista. Sogno che nel tempo, ha perso fascino. Nel 2022 è andato a vivere con due sacerdoti e da lì, la sua vita è totalmente cambiata.
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Ora racconta: “Ho paura di non essere accettato”
Edoardo adesso studia teologia e presta servizi a due parrocchie nella diocesi fiorentina. Racconta però, una paura che lo sta accompagnando in questo nuovo percorso: “Devo dire che mi ero costruito più muri di quanti in realtà ce ne fossero. C’è chi parla alle spalle, chi non si fa problemi a dirmi che sono una delusione anche in famiglia, ma c’è anche chi mi appoggia. Credenti e non. Ho fatto quel passo che mi terrorizzava, che mi impediva di essere pienamente me stesso. Quello di cui però sono certo è che non mi pentirò di questo viaggio, perché a ora posso gridare: sono Edoardo, ho 21 anni e sono felice“.
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