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Giorgia Meloni e quel “Non so se arrivo viva alle elezioni” che sembra profezia

Pubblicato: 03/12/2023 08:58

Nel corso del vertice internazionale sulla conferenza sul clima Giorgia Meloni si trova di nuovo al centro delle polemiche, ma questa volta la sua attenzione è rivolta al dibattito nazionale sulla giustizia. Dopo l’incontro bilaterale con la presidente della Slovenia, Natasa Pirc Musar, Meloni affronta i giornalisti con l’obiettivo di gestire la questione giustizia, surriscaldata dalle recenti dichiarazioni di Guido Crosetto sull'”opposizione giudiziaria” al suo governo e dal rinvio a giudizio del sottosegretario Andrea Delmastro. La Presidente del Consiglio sembra essere sempre più accerchiata e non può non venire in mente la profezia di Alessandro Sallusti di poco tempo fa, quel “non so se arrivo viva alle elezioni” che giocava sull’equilibrio precario delle sue difese.
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Giorgia Meloni si fa scudo del governo e va contro i magistrati

La strategia di comunicazione di Meloni è chiara: difendere i suoi uomini di governo, rimandando la responsabilità alla magistratura. Nonostante le dichiarazioni di pace rivolte formalmente alla magistratura, Meloni lascia spazio a una chiara affermazione: “Ci sono gruppi di magistrati che fanno politica“.

Meloni non intende, quindi, ignorare l’accusa di Crosetto, nonostante il ministro della Difesa abbia recentemente ridimensionato l’allarme in Parlamento e nonostante il presidente della Repubblica, Mattarella, abbia mantenuto un silenzio interpretato come gesto distensivo per abbassare i toni dello scontro tra poteri dello Stato.

La recente vicenda che coinvolge Delmastro, accusato di aver fatto pressioni sul Dap per ottenere una relazione, non permette a Meloni di adottare un tono più conciliante. La presidente non può sconfessare l’operato di Delmastro e crede fermamente nelle ingerenze dei pm in politica denunciate da Crosetto.

La confessione di Guido Crosetto: “Abbiamo fallito”
Guido Crosetto

Le critiche al premierato e alla riforma costituzionale

Meloni, quindi, non può fare una retromarcia netta sulla linea dura e si scontra con le critiche dell’Anm alla riforma del premierato, considerate “inaccettabili”. Queste critiche minacciano la legge-manifesto del governo e la sua azione politica, e Meloni è convinta che chi la critica miri al cuore della sua attività politica.

La leader di FdI, nelle ore della Cop28, afferma con convinzione che la maggioranza non deve avere remore sulla riforma costituzionale e che, nonostante le inchieste in corso, la squadra di governo non subirà cambiamenti fino alle elezioni. La vicenda Delmastro, così come quella che coinvolge Santanchè, non giustificano, secondo Meloni, alcun rimpasto nel frattempo. La posizione è chiara: nessun atto ostile verso la magistratura, ma l’accento sulla distanza con alcune toghe rimane.

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Ultimo Aggiornamento: 03/12/2023 09:04

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