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Influenza, boom di casi fino a metà febbraio. Gli esperti avvertono: “Cifra record di contagiati”

Pubblicato: 13/01/2024 12:36

Il picco dell’influenza è stato superato” nell’ultima settimana del 2023, “ma la stagione influenzale è tutt’altro che finita. I virus ci terranno compagnia almeno almeno fino alla metà di febbraio“. E se finora le sindromi simil-influenzali hanno colpito oltre 6,7 milioni di italiani, di cui oltre 1 milione dall’1 al 7 gennaio 2024, prima di ‘archiviare’ quella definita da più parti “la peggiore influenza degli ultimi 15 anni” dovremo aspettarci “più o meno altrettanti contagi di quelli registrati finora” A conti fatti, quindi, “arriveremo a un totale di 14-15 milioni di casi”.

Queste le previsioni di Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università Statale di Milano e direttore sanitario dell’Irccs ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio del capoluogo lombardo. Previsioni che ben esplicano quanto sia aggressiva la stagione influenzale di quest’anno.
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Le parole di Pregliasco

“La significativa riduzione dell’incidenza nella fascia d’età più giovane, che è quella che contribuisce per gran parte al numero di casi simil-influenzali in termini assoluti – conferma Pregliasco – ci fa pensare, salvo eventuali ritardi nella segnalazione, che effettivamente il picco è stato raggiunto. Dobbiamo però considerare che l’epidemia disegna una curva ‘a campana’, perciò nei fatti quando si è al picco si è solo a metà dell’opera e dunque avremo una curva che scenderà, ma con una quantità di casi comunque elevata nel prossimo futuro”.

Infine l’esperto avverte: “Non è finita, ed è giusta la raccomandazione alla vaccinazione, seppur tardiva”.

Come difendersi

La vaccinazione è la forma più efficace di prevenzione dell’influenza. Oltre al vaccino, per ridurre la trasmissione del virus dell’influenza, è opportuno seguire misure di protezione personali:

  • lavare regolarmente le mani e asciugarle correttamente
  • coprire naso e bocca quando si starnutisce o tossisce con fazzoletti monouso, da smaltire correttamente e lavarsi le mani
  • rimanere a casa nelle fasi iniziali di malattie respiratorie febbrili
  • evitare il contatto stretto con persone ammalate
  • evitare di toccarsi occhi, naso o bocca.