
Sono trascorsi due anni dall’omicidio di Domenicantonio Vellega, l’uomo il cui cadavere fu ritrovato carbonizzato all’interno della sua auto il 3 marzo del 2022 tra i Comuni campani di Acerra e Marigliano. Ora è arrivata la tanto attesa svolta nell’inchiesta. Oggi sono stati infatti arrestati con l’accusa di omicidio aggravato, la ex moglie Maddalena Masi, di 40 anni, e il suo convivente, Francesco Miranda, di 52, che secondo le accuse lo avrebbero ferito e poi ne avrebbero bruciato il corpo quando era ancora in fin di vita.
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È stata dunque definitivamente scartata la pista del regolamento di conti interno alla camorra, che era stata presa inizialmente in considerazione, visto che Domenicantonio Vellega era già noto alle forze dell’ordine per precedenti reati. I carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Nola. Secondo gli inquirenti, il movente dell’omicidio va ricercato in ambito passionale: secondo l’ipotesi accusatoria, Vellega aveva iniziato da poco una relazione con un’altra donna e questo avrebbe suscitato la folle gelosia della ex moglie.
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Sempre secondo quanto hanno ricostruito gli inquirenti, la sera del 3 marzo 2022 le due persone arrestate oggi avrebbero gravemente ferito Vellega all’interno della loro abitazione, per poi caricarlo sulla sua auto che venne infine data alle fiamme nelle campagne di Acerra.
La testimonianza decisiva per le indagini
La svolta nelle indagini è stata resa possibile da due uomini, suocero e genero, che quella sera si trovavano proprio nella zona in cui l’auto fu data alle fiamme, in via Torricelli ad Acerra. I due testimoni avviarono persino una diretta Facebook e con lo smartphone ripresero l’uomo che aveva appiccato il fuoco mentre si dava alla fuga. Anche se le immagini di quel video non siano molto nitide, si vede chiaramente che l’uomo indossa guanti di lattice azzurri, simili a quelli trovati in casa della Masi.
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