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Mostro di Firenze, persi reperti importantissimi della coppia francese. Cosa potevano rivelare

Pubblicato: 30/01/2024 17:04

Altra beffa per i familiari di Nadine Mauriot e dal compagno Jean Michel Kraveishvili, ultime vittime del Mostro uccise a Scopeti nel settembre 1985. Questa mattina, per la prima volta davanti agli avvocati dei familiari delle vittime (che da tempo chiedono la restituzione degli oggetti sequestrati all’epoca), sono stati aperti due scatoloni sigillati che erano stati trasmessi nel 2015 dai carabinieri all’ufficio corpi di reato.

Scatoloni contenenti proprio il materiale rinvenuto nella piazzola di Scopeti; all’interno sono stati trovati però solo alcuni indumenti, e non la macchina fotografica e le foto scattate da Nadine nei giorni precedenti l’omicidio, su cui l’avvocato Vieri Adriani – che aveva presentato istanza per la restituzione per conto dei parenti di Nadine e Jean Michel – contava nella speranza di ricavare elementi utili alle indagini.
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Quelle foto avrebbero potuto rivelare nuovi elementi

Questa mattina, davanti alla Corte d’Assise di Firenze e alle pm Beatrice Giunti e Ornella Galeotti sono stati aperti gli scatoloni dei reperti agli atti del fascicolo alla presenza degli avvocati Vieri Adriani, Gaetano Pacchi, Antonio Mazzeo e Valter Biscotti ma non sono stati trovati nè la macchina fotografica Nikon nè le 17 fotografie di cui si parla in un verbale dei carabinieri.

Sono stati trovati solo alcuni capi di abbigliamento di Nadine Mauriot, un giubbotto di jeans, una maglia e una camicia e il telo interno, integro, della tenda canadese dove la coppia dormiva quando è stata sorpresa da Mostro. Le foto avrebbero potuto fornire qualche elemento utile per stabilire la data precisa dell’ultimo duplice omicidio firmato dalla Beretta calibro 22.

Il ritrovamento

L’ultimo duplice delitto dei due ragazzi francesi, (quello su cui si hanno più particolari e riscontri) è avvenuto nella campagna di San Casciano in Val di Pesa, in frazione Scopeti, all’interno di una piazzola attigua a un cimitero e attorniata da cipressi, in cui erano solite appartarsi le coppie.

Le vittime sono per l’appunto Jean-Michel Kraveichvili, musicista venticinquenne di origini georgiane, e la trentaseienne Nadine Mauriot (la vittima più anziana del mostro), titolare di un negozio di calzature, madre di due bambine piccole recentemente separata dal marito, entrambi provenienti da Audincourt, una cittadina dell’est della Francia.

I corpi senza vita vennero trovato lunedì mattina, Giancarlo Lotti, il pentito dell’inchiesta sui compagni di merende, disse di aver visto domenica sera Pietro Pacciani e Mario Vanni uccidere la coppia ma alcune perizie della Procura sullo stato di decomposizione dei cadaveri non avevano escluso che il duplice delitto potesse essere retrodatato a sabato o addirittura a venerdì.

Ipotesi questa che metterebbe in dubbio la credibilità di Lotti che colloca Pacciani e Vanni agli Scopeti domenica sera. Motivo per cui quelle foto avrebbero potuto rivelare moltissimo.
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