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“Il 7 ottobre? Non è antisemitismo”: le parole della funzionaria Onu Francesca Albanese fanno infuriare Israele

Pubblicato: 12/02/2024 19:58

Israele ha deciso di negare l’ingresso nel Paese a Francesca Albanese, inviata del Consiglio dei diritti umani dell’Onu. La decisione, hanno fatto sapere i ministeri degli Esteri e degli Interni, è legata “alle sue oltraggiose affermazioni che le vittime del massacro del 7 ottobre non sono state uccise per la loro ebraicità ma in risposta all’oppressione israeliana”. Ma cosa è successo?

Dopo che il presidente francese Emmanuel Macron aveva definito gli attacchi di Hamas del 7 ottobre il “più grande massacro antisemita del nostro secolo”, Albanese su aveva replicato: “Il più grande massacro antisemita del nostro secolo? No, Emmanuel Macron. Le vittime del 7/10 non sono state uccise a causa del loro ebraismo, ma in reazione all’oppressione di Israele. La Francia e la comunità internazionale non hanno fatto nulla per impedirlo. I miei omaggi alle vittime“. Parole che hanno indignato Israele.
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I fatti

Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, appena diffusa la notizia del diniego, ha definito queste parole “profondamente preoccupanti” e chiesto “al Segretario generale Onu Antonio Guterres di destituire immediatamente Albanese”.

 “L’era del silenzio degli ebrei è finita – hanno affermato i ministri degli Esteri Israel Katz e dell’Interno Moshe Arbel in una dichiarazione congiunta relativa alla vicenda. “Se l’Onu vuole tornare a essere un organismo rilevante – proseguono i due – i suoi leader devono sconfessare pubblicamente le parole antisemite dell’Inviata Speciale e licenziarla in modo permanente. Impedirle di entrare in Israele potrebbe ricordarle il vero motivo per cui Hamas ha massacrato bambini, donne e adulti”.

“Ho scritto alle autorità israeliane e anche all’Egitto poiché intendevo e intendo entrare nella Striscia attraverso l’Egitto (valico di Rafah, ndr) pertanto non ritengo la risposta di Israele vincolante e quindi procederò con la mia missione sul campo”, ha infine dichiarato Albanese al Fatto subito dopo aver appreso del “niet” israeliano. 
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