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J.K. Rowling inarrestabile: “Stufa di questa m**. “I killer trans sono uomini”

Pubblicato: 27/02/2024 19:59

Continuano a far discutere le uscite pubbliche transfobiche di J. K. Rowling. La celebre autrice della saga letteraria di Harry Potter, in questo periodo impegnata con Warner Bros. nella lavorazione della serie reboot sul maghetto, ha criticato Sky News in seguito alla notizia di una persona transgender condannata per omicidio, definita ‘donna’ e non ‘donna transgender’ dal notiziario.
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In un tweet che ha già fatto il giro del mondo ha detto: “Sono così stufa di questa merda. Questi non sono i nostri crimini!”. Ossia, i crimini delle donne. La scrittrice si riferiva al caso di Scarlet Blake, una 26enne transgender che ieri è stata condannata all’ergastolo per l’omicidio, il 24 luglio 2021 a Oxford, di un 30enne, Jorge Martin Carreno. L’uomo era un ex impiegato della Bmw, venne adescato da Blake che lo uccise lungo la riva del fiume. Non solo. Blake aveva già torturato, decapitato e maciullato un gatto, ispirandosi per i suoi crimini – secondo il suo resoconto – a una serie su Netflix, “Don’t F*** With Cats”.
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La reazione di Rowling

Con un post su X, J.K. Rowling ha commentato la vicenda con rabbia nei confronti di Sky News, che non avrebbe specificato che l’assassina è una donna transgender: “Sono così stufa di questa mer*a. Questa non è una donna. Questi non sono i nostri crimini”.

Rowling ha condiviso anche un post Louise Thickle, che criticava il Guardian per lo stesso motivo. L’autrice ha scritto in seguito:”1. Le statistiche sulla criminalità diventano inutili se gli attacchi violenti e sessuali commessi dagli uomini vengono registrati come crimini femminili. 2. Gli attivisti stanno già chiedendo che questa sadica assassina venga incarcerata in una prigione femminile. 3. La disinformazione guidata ideologicamente non è giornalismo”

È oramai di lunga data la battaglia online tra Rowling e gli attivisti Lgbtq+, che in passato l’hanno bollata come “transfobica” e “Terf” (trans-exclusionary radical feminist), ossia “una femminista radicale che discrimina le donne transgender”.
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