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Giuliana De Sio a cuore aperto racconta la depressione: “Ho sempre gli attacchi di panico. Mia mamma? Un’alcolista”

Pubblicato: 22/03/2024 17:58

Attrice di cinema, teatro e televisione, ha lavorato con tanti grandi attori e registi. Giuliana De Sio in una lunga intervista al Corriere racconta il suo rapporto con la bellezza e col mostro più grande con il quale ha combattuto: la depressione. “Gli attacchi di panico mi vengono sempre più spesso. Più forti. Ci sono volte che salgo in scena e non so dove sono. Chi sono. Ma ho imparato a gestirli e il pubblico non se ne accorge”. Un racconto a cuore aperto dell’attrice nata a Salerno 66 anni fa.
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Il rapporto tormentato con la bellezza

Giuliana parte in quarta: “Questa percezione che gli altri hanno di me non la condivido. Non mi sento così. Fatico a rispondere, perché mi pare che si stia parlando di un’altra persona. Per un attore è più importante la fotogenia della bellezza. Proprio ieri un’amica mi chiedeva cosa si prova a essere belli e io le ho detto: ma che cavolo dici? Intanto cominciamo a scrivere che io mi sento vecchia. È un anacronismo parlare di bellezza. Meno male, però, che qualcuno ancora mi vede così”.

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E poi parla del fantasma più grande: la malattia. L’attrice confida: “Ci campo, con la depressione. Però, in quanto grande depressa, mi sento comunque coraggiosa, perché l’ho combattuta questa malattia. A testa alta, per tutta la vita. La depressione non fa percepire i sentimenti. A me sembra di non provarne. L’altro giorno parlavo con la mia amica Andrée Ruth Shammah e mi diceva che, recitando, ne trasmetto invece tanti. E non importa alla fine se non ne sento, c’è ancora un canale misterioso che mi permette di esprimerli. Da qualche parte ce li avrò”.

La famiglia, il suo cruccio: “Mia madre era un’alcolista. Era bellissima, molto rappresentativa, non capivo… da una certa ora in avanti si trasformava in un’altra persona. Cercavo continuamente un contatto con lei… Eravamo due sorelle in sua balia, mio padre se n’era andato via da un pezzo. Poi si trovò un altro marito, un chirurgo simpaticissimo, intelligente, bello. Che aveva cercato di aiutarla. Lei non ha mai smesso di bere. Continuava a essere infelice, depressa. Ha vissuto fino a 84 anni, era tosta. Per un periodo aveva anche preso degli antidepressivi e stava benissimo. Con mia sorella ci dicevamo: “Pensa se avesse preso sto’ Prozac quando eravamo piccole. Ti rendi conto?”. Improvvisamente ci si poteva parlare. Poi, dopo due mesi, ha smesso di prenderlo perché non ci poteva bere insieme. Io sono astemia”.

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Un fiume in piena De Sio: “Non avere dei figli mi è dispiaciuto. Più di quanto l’informazione non mi sia arrivata al cervello. È merito dell’analisi se tante cose non mi arrivano al cervello. Ho sempre pensato che la maternità sia la più grande avventura umana, e forse poteva salvarmi. Ho provato a restare incinta con tutti gli uomini che ho avuto”.

Ed è proprio con Haber che ha vissuto una storia burrascosa: “Io avevo 18 anni e lui 29, furono tre anni intensi, sappiamo lui com’è. Mi ha dedicato un capitolo del suo libro in cui si definisce il signor De Sio, un film, uno spettacolo in cui ha messo in scena la nostra storia. Sono indimenticabile per lui, credo”.
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