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Zuncheddu, risarcimento di 30 mila euro dopo 32 anni in carcere da innocente

Pubblicato: 28/03/2024 16:06

Beniamino Zuncheddu, 59 anni, verrà risarcito dallo Stato con 30mila euro per aver trascorso 32 anni in celle piccole e sovraffollate. Questa la somma riconosciuta dal tribunale di Sorveglianza di Cagliari all’ex allevatore rimasto tutto quel tempo in carcere da innocente dopo essere stato condannato per un triplice omicidio del 1991, in quella che fu definita la strage di Cuili is Coccus a Sinnai, in Sardegna, in cui furono uccisi tre pastori. Zuccheddu venne poi assolto e rimesso in libertà dai giudici della Corte d’appello di Roma al termine del processo di revisione. Il legale attende le motivazioni della sentenza per chiedere un ulteriore risarcimento per ingiusta detenzione.

Il 59enne allevatore di Burcei aveva presentato una richiesta di risarcimento per le condizioni patite e per il trattamento inumano subiti a partire dal 28 febbraio 1990, sia nel carcere Buoncammino, a Cagliari, che in quello di Badu’e Carros, a Nuoro. Il ministero della Giustizia si era opposto al provvedimento del giudice di primo grado nel 2023 ma ora il collegio presieduto da Cristina Ornano ha dato ragione al pastore.
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La condanna ingiusta

Beniamino Zuncheddu era stato condannato con l’accusa di aver ucciso Gesuino Fadda, proprietario di un allevamento, il figlio Giuseppe e il pastore Ignazio Pusceddu. Allora aveva 27 anni e aveva avuto diverse faide con la famiglia di Fadda: a detta dell’accusa, vi erano anche state azioni dimostrative come l’uccisione di alcuni animali.

Ad accusare Zuncheddu era stato soprattutto Luigi Pinna (genero di una delle vittime e quel giorno rimasto ferito) che nel corso del processo di revisione aveva spiegato che era stato il poliziotto Mario Uda a fargli pressioni. Per me “è la fine di un incubo”, aveva detto a gennaio scorso Zuncheddu, dopo la sentenza di assoluzione con la formula “per non aver commesso il fatto”.
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