Una terribile tragedia si è verificata nella mattinata di venerdì 29 marzo a Ravenna. Un’auto con un uomo di 52 anni a bordo si è lanciata improvvisamente in acqua, mentre si trovava lungo il porto, dopo che la polizia si era avvicinata alla vettura, identificata come quella di una persona scomparsa da casa alcuni giorni prima e i cui familiari avevano denunciato la sparizione. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti immediatamente i soccorsi. tra cui i sommozzatori dei vigili del fuoco. Ma purtroppo ancora si cerca il corpo dell’uomo.
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I punti oscuri della tragedia di Ravenna
Secondo quanto ricostruito finora, tutto è accaduto intorno alle 9 di mattina sul litorale di Ravenna. L‘auto era stata inizialmente intercettata da una volante della polizia che, controllando la targa, aveva identificato la macchina come quella di un uomo la cui famiglia aveva denunciato preoccupata la scomparsa nei giorni scorsi. Lo scomparso era stato localizzato anche grazie alle celle telefoniche che avevano agganciato il suo telefono nella zona.
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I poliziotti si sarebbero avvicinati per controllare le condizioni e le generalità del guidatore. Ma, appena li ha visti, l’uomo avrebbe accelerato cercando di scappare. All’inizio gli agenti hanno cercato di raggiungerlo, proprio per prevenire eventuali gesti estremi. Ma poi, vista la sua velocità, hanno desistito. L’auto allora ha imboccato la zona delle banchine interne al Porto Corsini di Ravenna. L’uomo ha raggiunto il canale Candiano e a forte velocità si è gettato in acqua con tutta l’auto. Il suo sarebbe stato un gesto volontario.
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