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Suviana, Uil: “Già segnalati problemi di sicurezza”, aperta inchiesta per disastro e omicidio colposo

Pubblicato: 10/04/2024 19:32

Sono arrivati soltanto dopo ore, mentre i sommozzatori erano ancora impegnati nelle ricerche, i nomi delle vittime della terribile esplosione di una centrale idroelettrica a Bargi, nel Bolognese. Al momento dell’incidente erano 15 gli operai al lavoro, quaranta metri sotto terra, travolti da un inferno di fiamme e acqua. Si stavano occupando del collaudo di una turbina quando all’improvviso, per ragioni ancora da accertare, è scoppiato l’alternatore. Il bilancio, ma i numeri non sono ancora definitivi, è di tre morti accertati: si tratta Pavel Petronel, operaio rumeno di 45 anni, residente a Settimo Torinese, Mario Pisani, 73 anni, originario di Taranto e residente a San Marzano in provincia di Taranto e Vincenzo Franchina, 35 anni, della provincia di Messina. Pisani, il più anziano, era un ex dipendente Enel, mentre gli altri due lavoravano per le ditte impegnate nella manutenzione dell’impianto, Abb e Siemens. Franchina si era appena sposato, un anno fa.

Neglu ltiltimi minuti è emerso che sarebbero stati aperti dei fascicoli di indagine per disastro ed omicidio colposo.

Già resi noti problemi di sicurezza: parla Uil

Pierpaolo Bombardieri, segretario generale Uil, ha spiegato: “Già nel 2022 la nostra organizzazione aveva segnalato attraverso i suoi  rappresentanti alcune problematiche relative alla sicurezza per quell’impianto. La Uil ha il compito di tutelare i suoi delegati, i suoi rappresentanti per la sicurezza e i suoi iscritti e, se fosse necessario, si attiverà  per fornire alla magistratura tutte le informazioni e la documentazione del caso”.

Il dirigente della centrale Luca Cari ha spiegato che la situazione sarebbe molto complessa: “È scoppiato il trasformatore al piano meno 8 che ha provocato il crollo parziale del solaio e un allagamento al piano meno 9. Stiamo cercando i dispersi sulla base delle indicazioni che ci vengono date. I feriti più lievi sono usciti autonomamente dalla centrale mentre altre tre persone sono state estratte dai vigili del fuoco e affidate alle cure dei sanitari. Al momento stiamo ispezionando tutti i locali anche per capire se i quattro operai dispersi si possano essere rifugiati in qualche camera di compensazione, ma è molto complesso muoverci all’interno di locali compromessi”.

Pisani era in pensione: era un ex dipendente Enel, ora consulente. E’ morto lavorando, come Tanase e Franchina. Aveva 73 anni, tre figli e cinque nipoti, era definito “un super esperto” nel suo campo e per questo motivo continuava a lavorare. Pavel Petronel Tanase era un cittadino romeno, arrivato in Italia per trovare un impiego. Aveva 45 anni, lascia la moglie e due gemelli di 14 anni. ““Un marito, un papà e anche un gran lavoratore” sono le parole con cui lo ha ricordato Padre Paul Porcescu, il parroco ortodosso di Settimo Torinese. Vincenzo Franchina era di Sinagra, nel Messinese. Diploma al tecnico industriale Torricelli di Sant’Agata di Militello, era un elettricista industriale. Meno di un anno fa – era il maggio 2023 – si era sposato con Enza nella sua Sinagra: lo scatto simbolo del suo matrimonio racconta l’amore per la sua compagna e per la sua terra, sullo sfondo del loro bacio dopo sì si vede la sagoma del castello di Sinagra. “Buona vita insieme”, avevano scritto gli amici della coppia.

Vincenzo Franchina

Esplosione alla centrale, chi sono le vittime

Ai tre morti accertati si aggiungono quattro dispersi, cinque operai ricoverati in ospedale e tre che ne sono miracolosamente usciti illesi. Uno dei feriti più gravi si chiama Leonardo Raffreddato, ha 42 anni e presenta ustioni sull’80% del corpo. Repubblica ha raccolto la testimonianza della madre Sonia: “Mio figlio è ustionato alle mani, al viso e al corpo. Lo hanno sedato, lo stanno facendo dormire per il dolore, ce l’hanno fatto vedere soltanto per un secondo. Non abbiamo ancora capito niente di quello che è successo alla centrale. Siamo stravolti. Sappiamo solo che sembra che abbia preso fuoco una turbina”.

Un altro degli operai feriti, Jonathan Andrisano, invece è stato portato all’ospedale Sant’Orsola di Bologna.Tra i medici del 118, chi per primo si è trovato sul posto racconta di aver soccorso un operaio ustionato, che ha dovuto essere addormentato prima dell’intubazione: “Era cosciente, camminava, ma la vampata di fuoco l’ha investito in piena faccia. Avendo inalato gas incandescente aveva problemi alle vie respiratorie, bisognava per prima cosa liberare la gola”.

Luca Cari, dirigente della comunicazione dei Vigili del Fuoco, ha confermato in queste ore: “Le nostre squadre di ricerca, le Urban search and rescue, stanno cercando sotto le macerie al piano meno 8, i nostri sommozzatori stanno lavorando al meno 9 allagato, dove serve immergersi: la situazione è molto complessa, sia nella parte asciutta sia in quella allagata. È una situazione difficile, il fumo si è diradato e il calore si è abbassato, quindi in questo momento riusciamo a lavorare meglio ma è una situazione molto difficile”.

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Ultimo Aggiornamento: 10/04/2024 19:40