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Navalnaya, le prime parole ai media: “Hanno ucciso Alexej, mi faccio avanti io”

Pubblicato: 17/04/2024 19:23

Yulia Navalnaya, vedova del dissidente russo Aleksej Navalny, è diventata una figura centrale nella lotta per la giustizia e la resistenza contro il regime di Putin, dopo la tragica morte di suo marito in carcere il 16 febbraio scorso.

In un’intervista rilasciata al settimanale “Time“, la prima dopo il decesso del marito, Navalnaya ha condiviso il suo dolore e il suo nuovo ruolo come leader emergente.

Nonostante non ci fossero piani predefiniti per una successione dopo l’avvelenamento di Navalny da parte di agenti russi nel 2020, Yulia ha deciso di prendere le redini dell’opposizione. “Se pensavano che uccidere Navalny fosse la fine di tutto, si sbagliavano,” ha dichiarato con fermezza durante l’intervista. La sua determinazione si è manifestata chiaramente quando ha espresso il suo impegno a continuare la lotta: “Se hanno ucciso Aleksej, mi faccio avanti io, se fanno qualcosa a me, verrà qualcun altro.”

Navalnaya è “una delle 100 persone più influenti del 2024”

La vicepresidente degli Stati Uniti, Kamala Harris, ha riconosciuto l’importanza del ruolo di Yulia Navalnaya descrivendola come una delle 100 persone più influenti del 2024. Il suo impatto sulla scena mondiale è visto come un bene per la popolazione globale che aspira alla giustizia e alla libertà.

Durante l’intervista, Navalnaya ha anche toccato momenti personali profondamente dolorosi, come l’ultimo incontro con il marito in carcere e la sua lotta contro le condizioni disumane a cui era sottoposto. Ha ricordato la loro ultima telefonata interrotta e ha descritto come gli ultimi due anni di prigionia del marito fossero costellati da torture e negligenze.

Yulia ha inoltre criticato l’approccio occidentale verso la Russia post-mortem di suo marito, chiedendo sanzioni più mirate che colpiscano direttamente la cerchia ristretta di Putin piuttosto che la popolazione russa in generale. Ha sottolineato l’importanza di riconoscere Putin non come un politico, ma come “il capo di un gruppo criminale organizzato,” insistendo sul fatto che le sanzioni dovrebbero essere imposte contro le autorità russe specifiche.

La trasformazione di Yulia Navalnaya da vedova a leader dell’opposizione riflette una triste realtà di perdita e resistenza. La sua voce è ora quella di molte persone che continuano a lottare per la giustizia in Russia, sperando che la sua leadership possa ispirare cambiamenti e offrire una nuova direzione per coloro che resistono al regime di Putin.

Ultimo Aggiornamento: 17/04/2024 19:24