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Dopo Musk, l’allarme del Ceo italiano: “Attenzione, presto non avranno più bisogno degli umani”. E intanto i robot giocano a calcio (VIDEO)

Pubblicato: 19/04/2024 17:12

Non si è ancora spenta l’eco delle parole di Elon Musk, che in un video su X ha spiegato come secondo lui entro un anno saranno implementate intelligenze artificiali “più intelligenti di qualsiasi essere umano“, che ora un nuovo allarme viene lanciato da un dirigente italiano di altissimo livello che opera nel campo delle AI. Stiamo parlando di Dario Amodei, CEO di Anthropic, società che si occupa dello sviluppo dell’intelligenza artificiale. Musk e Amodei, insomma, non proprio gli ultimi arrivati in questo campo. E se entrambi decidono di lanciare il loro allarme a pochi giorni di distanza, forse dovremmo fermarci un attimo a riflettere. Perché ormai è evidente che le AI non sono un giocattolo innocuo, ma che la loro implementazione sta facendo sorgere dubbi e domande anche negli artefici dell’impetuoso sviluppo di questa tecnologia. (continua dopo la foto)

Dario Amodei, CEO di Anthropic

Amodei, in un’intervista con Ezra Klein del New York Times, ha spiegato che il mondo, nei confronti delle intelligenze artificiali, si trova attualmente a un “livello 2” nella classificazione che la sua stessa azienda aveva realizzato lo scorso anno. Ma il CEO ha anche ammonito che per arrivare al livello 4 potrebbero essere necessari fra 1 e 3 anni – non a caso, lo stesso lasso di tempo indicato da Elon Musk. Ciò significa, mettendola semplice, che a livello 4 ci sarebbe un rischio “elevato” di uso e comportamento catasftrofico delle AI, che potrebbero in pratica diventare “autonome“. Lo scenario di livello 4 è quello in cui le AI possono acquisire la capacità di auto-replicarsi e di sopravvivere in natura. Acquisirebbero quindi un’autonomia che potrebbe permettere loro di sfuggire al controllo umano. “Non sto parlando di quello che succederà fra 50 anni”, ha ribadito Amodei, “ma del futuro prossimo”. (Continua dopo il Video)

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E mentre un numero sempre più consistente di ricercatori sottolinea l’urgenza di trovare delle soluzioni che proteggano l’umanità dalle AI che presto verranno, c’è anche chi si diverte a far giocare a calcio i robot. Che nel filmato che vi proponiamo appaiono ancora goffi e non particolarmente coordinati, ma se si vanno a vedere video simili girati solo due anni fa, si potrà cogliere il notevole sviluppo di questa tecnologia. I robot infatti sono guidati da un algoritmo di deep renfoircement learning che permette loro di apprendere una grande quantità di movimenti. “Il robot”, spiega un articolo della rivista Science Robotics, “mostra capacità di movimento robuste e dinamiche, come il rapido recupero dalla caduta, la camminata, la rotazione e il calcio. Ha anche imparato ad anticipare i movimenti della palla e a bloccare i tiri dell’avversario”. Forse, in futuro, vedremo nascere il Messi dei robot. Ma non è una prospettiva che ci entusiasma più di tanto.