Nella notte tra domenica e lunedì, la comunità dei Vigili del Fuoco ha perso uno dei suoi eroi. Samuele Del Ministro, un valoroso vigile del fuoco di 50 anni, ha trovato la sua fine improvvisa nella caserma del Lingotto, a Torino, dopo aver accusato un malore che ha reso vana ogni speranza di salvargli la vita.
Il dramma si è consumato rapidamente: dopo essere stato colpito da un malore, Del Ministro è stato trasportato d’urgenza all’ospedale delle Molinette, ma purtroppo ogni sforzo per salvarlo è stato inutile. L’uomo ha cessato di vivere dopo un’ora dalla sua crisi improvvisa, lasciando dietro di sé un vuoto insormontabile e un’eco di tristezza nel cuore di chi lo conosceva e lo stimava.
Originario di Pescia, in provincia di Pistoia, Samuele Del Ministro era un membro stimato e rispettato della comunità dei Vigili del Fuoco. Il suo percorso nel corpo nazionale dei vigili del fuoco era iniziato con il servizio di leva, per poi entrare in servizio permanente nel 2001 presso il comando provinciale di Torino. Successivamente, era stato trasferito al comando di Pistoia.
Per oltre vent’anni, Del Ministro ha dedicato la sua vita a proteggere e servire la sua comunità, specializzandosi in tecniche speleo alpino fluviali e tecniche di primo soccorso sanitario. Ha affrontato con coraggio e determinazione molte emergenze, contribuendo alla risoluzione di situazioni di pericolo in tutto il territorio nazionale.
Da L’Aquila alla Costa Concordia: Samuele era un eroe dei soccorsi
Il suo impegno e la sua dedizione sono stati evidenti in numerose occasioni, dalla risposta al terremoto di L’Aquila all’intervento nell’incidente della Costa Concordia all’Isola del Giglio, fino al supporto fornito durante il terremoto nel centro Italia. Sempre in prima linea, Del Ministro ha dimostrato un coraggio straordinario e un’umiltà ammirevole, guadagnandosi il rispetto e l’ammirazione di colleghi e cittadini.
La notizia della sua tragica scomparsa ha colpito duramente la comunità dei Vigili del Fuoco, che lo ha ricordato con affetto e stima. Del Ministro lascia dietro di sé la moglie e due figli, oltre a un’eredità di coraggio, altruismo e sacrificio che continuerà a vivere nei cuori di coloro che ha toccato con la sua gentilezza e il suo servizio. La sua memoria rimarrà sempre viva, come esempio di dedizione e sacrificio al servizio degli altri.