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Covid, “il vaccino non era uguale per tutti”: la scoperta degli scienziati sugli effetti

Pubblicato: 02/05/2024 21:24


Uno studio condotto da un team di ricercatori italiani ha rivelato che la risposta individuale al vaccino contro il Covid-19 può variare notevolmente da persona a persona, influenzata dalle caratteristiche genetiche di ciascuno. Questa ricerca, pubblicata su ‘Communications Medicine‘, ha coinvolto un gruppo di scienziati della Fondazione Irccs Istituto Neurologico “Carlo Besta”, dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri Irccs, dell’Azienda Ospedaliera Senese e della Fondazione Irccs Casa Sollievo della Sofferenza, sotto la guida dell’Istituto di Tecnologie Biomediche del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Segrate (Cnr-Itb).

Gli scienziati hanno scoperto che alcune persone, con specifiche varianti genetiche nei geni del complesso maggiore di istocompatibilità, responsabili dei principali meccanismi di difesa immunitaria, producono quantità diverse di anticorpi diretti contro il virus Sars-CoV-2 dopo la vaccinazione con il vaccino Bnt162b2 (Pfizer-Biontech).

Il team di ricerca ha valutato la correlazione tra milioni di varianti genetiche e i livelli di anticorpi nel siero di 1.351 operatori sanitari vaccinati con il vaccino Pfizer-Biontech. Hanno scoperto che una regione specifica del genoma, sul cromosoma 6, era fortemente associata ai livelli di anticorpi. Questa zona contiene geni che codificano per molecole coinvolte nella risposta immunitaria e le loro variazioni possono influenzare la produzione di anticorpi.

Questi risultati indicano che la predisposizione genetica gioca un ruolo significativo nella risposta immunitaria al vaccino Covid-19 e potrebbe essere utilizzata per personalizzare le strategie di vaccinazione. Identificare gli alleli specifici che influenzano la produzione di anticorpi può aiutare a selezionare il farmaco più adatto per ciascun individuo, ottimizzando l’efficacia della vaccinazione. Questo approccio, noto come vaccinogenomica, potrebbe essere esteso ad altri vaccini e altre malattie, aprendo la strada a una vaccinazione personalizzata e più efficace, stando alle conclusioni degli scienziati.

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